Italia-Mondiali, Mancini lascia tutti senza parole: annuncio inatteso

Roberto Mancini, Ct dell’Italia, è intervenuto ai microfoni di ‘Rai Sport’, poco prima del fischio d’inizio della gara contro l’Ungheria, in Nations League.

Dopo il pareggio di Nations League contro la Germania, la Nazionale azzurra è a Cesena per la sfida contro l’Ungheria di Rossi. Un match dal significato particolare, perché nell’occasione il tecnico Mancini ha scelto di sperimentare più che mai, schierando in campo quella che potrebbe essere ‘la squadra del futuro’. L’attacco, infatti, conta su Gnonto come centravanti accompagnato ai lati da Politano e Raspadori.

Mancini durante Italia-Germania
Roberto Mancini, Italia (LaPresse)

D’altronde, l’allenatore italiano aveva annunciato la rivoluzione dopo la ‘Finalissima’, poi persa, contro l’Argentina di Scaloni. Il cammino da qui in avanti sarà rivolto a un completo rinnovamento per prepararsi agli obiettivi che verranno, prossimi Europei e ancora prossimi Mondiali.

Per l’edizione di quest’anno in Qatar c’è stato l’invito da parte di Gabriele Gravina, presidente della FIGC, di non contare sul ripescaggio per la possibile esclusione dell’Ecuador, ma lavorare per guadagnarsi sul campo i traguardi che arriveranno.

Mancini e Vialli parlano
Mancini e Vialli, Italia (LaPresse)

Italia, Mancini torna sulla qualificazione ai Mondiali: “Preferisco aver vinto gli Europei”

Intervenuto ai microfoni di ‘RAI Sport’, poco prima di Italia-Ungheria, il Ct Mancini ha risposto ancora una volta in merito alla mancata qualificazione ai Mondiali: “Ciò che è accaduto è molto difficile da superare. Tuttavia, come sempre dico, è stato meglio vincere gli Europei che arrivare quarti od ottavi e qualificarsi ai Mondiali. Sempre meglio avere un trofeo”.

L’allenatore poi è intervenuto ancora su Gnonto, la grande sorpresa offensiva di questa nuova fase dell’Italia: “Terremo conto del fatto che ha giocato pochi giorni fa e nei prossimi giorni avremo altre due partite. È un giocatore con qualità e tecnica da vendere, oltre alla velocità. Non è che sono coraggioso io nello schierare i giovani, lo sono tutti gli allenatori. Se hai dei calciatori forti è più facile metterli in campo, così come successe a me quando ero giovane”.