“Guardate come è finita l’Italia…”: frecciata e avvertimento al Milan

L’Italia di Mancini è una delle grandi delusioni di questo 2022. Gli azzurri, eliminati dal Mondiale, non sono certamente un ‘buon esempio’.

Gli ultimi dodici mesi dell’Italia di Roberto Mancini sono stati incredibili. Gli azzurri, circa un anno fa, trionfavano sul cielo di Wembley e portarono a casa un inatteso Europeo. In pochi mesi si è passati però ‘dalle stelle alle stalle’ con la Nazionale azzurra che è stata clamorosamente eliminata dai Mondiali di calcio. Gli azzurri sono arrivati secondi nel girone di qualificazione ed hanno perso la semifinale Playoff contro la Macedonia del Nord.

Mancini Italia
Roberto Mancini Italia (Lapresse)

Negli ultimi mesi Mancini ha così innescato una rivoluzione, un percorso di crescita per diversi giovani con l’obiettivo di ripartire. L’ex allenatore Arrigo Sacchi ha parlato alla Gazzetta dello Sport citando proprio la nazionale ed avvisando il Milan campione d’Italia. Ecco le sue dichiarazioni:

“L’avversario più temibile del Milan? Credo sia il Milan stesso. Dopo una vittoria tanto bella quanto clamorosa, la sindrome del successo è sempre dietro l’angolo. Guardate che cosa è successo all’Italia dopo il trionfo all’Europeo. Può succedere che qualcuno si monta la testa, che qualcuno voli troppo in alto”.

Dybala
Dybala (Lapresse)

Non solo Milan ed Italia, Sacchi parla dell’affare Dybala

Non potevano mancare parole sull’attaccante argentino Paulo Dybala, probabilmente l’uomo del momento sul panorama italiano. Sacchi ha parlato del futuro dell’argentino ipotizzando un clamoroso passaggio al Milan:

“Lo consigliai a Berlusconi anni fa. Gli dissi di prendere Sarri e Dybala, ma alla fine non se ne fece nulla. In generale credo che Dybala sia più utile al Milan che all’Inter, in rossonero potrebbe essere utilizzato come mezza punta. Dybala però deve essere bravo a mettersi a disposizione dei compagni, lavorare anche sul recupero palla e sulla velocità. Il calcio moderno è diverso, è un calcio di grande movimento”.