Coverciano e le polemiche di Sacchi: frecciata all’ex allenatore

La polemica avviata da Sacchi in merito alla meritocrazia nel mondo del calcio trova la pesante risposta all’interno della Figc

Nella giornata di domenica hanno fatto discutere parecchio le dichiarazioni di Arrigo Sacchi. In un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, l’ex allenatore di Fusignano ha parlato della mancanza di meritocrazia in Italia. Un discorso che, a suo dire, non può essere circoscritto soltanto al calcio bensì va esteso ad ogni sfera del Paese.

Sacchi nel corso di un evento
Sacchi (LaPresse)

Sacchi, nell’intervista, ha parlato del ruolo dell’allenatore come di una casta, riservata soltanto ad ex calciatori di Serie A, B e Nazionale. Così facendo, dunque, ha sostenuto che non ci sarebbero stati più i casi di tecnici emersi dal basso come lui, Zaccheroni, Eriksson, Klopp e Mourinho. Il suo riferimento era ai criteri di selezione per il corso del settore tecnico di Coverciano per acquisire la licenza di allenatore di Prima Categoria Uefa Pro, patente che dà diritto a guidare le squadre dei massimi livelli calcistici. Oggi è arrivata la replica di Demetrio Albertini.

Albertini sorridente
Albertini (Ansa Foto)

FIGC, da Albertini dura replica ad Arrigo Sacchi: “Parole antiche e superficiali”

Questa mattina è arrivata la replica di Demetrio Albertini. L’ex centrocampista del Milan e della Nazionale è l’attuale presidente del settore tecnico della Figc, la branca che si occupa tra le altre cose dell’organizzazione dei corsi per allenatori.

“Mi dispiace leggere queste parole senza approfondimento. Sono parole antiche e superficiali”, ha esordito Demetrio Albertini.
“Sto lavorando per migliorare quello che sarà il futuro. Lo sport mi ha insegnato che la meritocrazia vince sempre. Non c’è scritto da nessuna parte che un bravo calciatore diventi pure un bravo allenatore. Qui parliamo dei criteri di ammissione, che sicuramente sono migliorabili e discutibili. In fatto di apertura ai calciatori però in Italia siamo secondi in Europa dietro soltanto alla Germania, se si guardano i numeri”, ha concluso Albertini.