“Non ci sono scuse”: Napoli, caos De Laurentiis. Il suggerimento in diretta

Dopo le tantissime critiche rivolte ad Aurelio De Laurentiis, in casa Napoli c’è stato un suggerimento in diretta.

Il Napoli sta vivendo un’autentica rivoluzione, considerando gli addii di calciatori come Lorenzo Insigne, David Ospina, Kalidou Koulibaly e molto probabilmente anche quello di Dries Mertens. Il futuro del belga, infatti, è ancora incerto, visto il rapporto particolare che ha con Aurelio De Laurentiis.

De Laurentiis pensieroso
Aurelio De Laurentiis (LaPresse)

Il patron partenopeo, intanto, soprattutto dopo la cessione di Kalidou Koulibaly al Chelsea per 40 milioni di euro ed il mancato arrivo di Paulo Dybala, sta subendo tantissime critiche da parte di tifosi che hanno il timore di un indebolimento della squadra guidata da Luciano Spalletti. 

Tuttavia De Laurentiis e Giuntoli si sono attivi in sede di mercato, visto che, dopo gli arrivi di Kvaratskhelia e di Mathias Olivera, hanno quasi chiuso sia per Kim dal Fenerbahce, a cui andranno i 20 milioni di euro della clausola rescissoria, che per Giovanni Simeone dal Verona (non appena sarà ufficializzata la cessione di Andrea Petagna al Monza). Nonostante questi probabilissimi colpi in entrata, ci sono ancora critiche per la società partenopea. 

De Laurentiis arrabbiato
Aurelio De Laurentiis (Ansa Foto)

Napoli, il suggerimento di Chiariello: “Non bisogna offendere De Laurentiis”

Nella giornata di ieri, infatti, sui social è circolato un video che mostra De Laurentiis insultato pesantemente da un piccolo gruppo di tifosi azzurri. Sull’accaduto è intervenuto Umberto Chiariello ai microfoni di ‘Tv Play’, suggerendo ai sostenitori partenopei di non insultare il presidente’: “Non bisogna chiedergli di vendere, perché lui è il proprietario del club. Non ci sono scuse per questa aggressione verbale”.

Il giornalista ha poi terminato il suo intervento: “Aurelio De Laurentiis per produrre qualcosa di buono deve fare il player trading, perché il Napoli si autofinanzia ed è l’unica società che ci riesce. Lui sa che la squadra deve essere comunque tenuta ad un certo livello. Il presidente non vuole minimamente spendere e spandere, non è Sensi che si è rovinato la vita”.