“Ancora più grave”: lite Vagnati-Juric, a sorpresa spunta un terzo colpevole

La lite tra Juric e Vagnati ha fatto e sta facendo molto discutere e tra le file del Torino l’aria che si respira non è delle migliori.

L’avvocato Pierluigi Marengo, ex presidente del Torino, ha parlato ai microfoni di ‘TVPlay’ di quanto avvenuto tra Ivan Juric e Davide Vagnati. L’ex granata non ha fatto sconti ad entrambe le figure di spicco del club, andando ad individuare anche un terzo ‘colpevole’.

Juric pensieroso Torino
Ivan Juric (LaPresse)

Il video in cui è stata ripresa la lite furibonda tra Ivan Juric, allenatore della squadra, e Davide Vagnati, ds dei granata, ha fatto letteralmente il giro del web. E ha fatto anche tanto discutere, vista l’importanza delle due figure all’interno della società.

A tal proposito, quindi, anche l’ex presidente del Torino, Pierluigi Marengo, ha parlato ai microfoni di ‘TVPlay’ proprio di quanto avvenuto. Per lui ci sarebbe in tutta la faccenda anche un terzo ‘colpevole’. Urbano Cairo che non ha preso a tutti gli effetti dei provvedimenti. Ecco allora quali sono state le sue parole.

Cairo parla al microfono Torino
Urbano Cairo (LaPresse)

Lite Juric-Vagnati, ai microfoni di ‘TVPlay’ parla l’ex presidente Marengo: individuato in Cairo un terzo ‘colpevole’

Ai microfoni di ‘TV Play’ ha parlato quest’oggi l’ex presidente del Torino, Pierluigi Marengo. Ha affermato: “Ho letto le dichiarazioni scarne di Cairo. Trovo la cosa ancora più grave di quello che è avvenuto che è stato un momento di rabbia, ma che una società di fronte a quello non prende un minimo provvedimento è gravissimo perché va a creare un precedente. Ha legittimato l’insulto nei suoi confronti”.

“Quello che si è visto ieri – ha proseguito – è devastante per l’immagine del club, per la nostra storia, per tutto. Non sono due calciatori che si azzuffano, non sono calciatore e allenatore, qui sono i due massimi dirigenti: Vagnati è qualcosa in più del direttore sportivo e l’allenatore. Ci sono le due figure apicali che si azzuffano e l’altra cosa gravissima è che si sono azzuffati sulla politica societaria, è questo il dramma di questa vicenda. Una politica societaria tendente al nulla o al niente”.