“È gravissimo”: caos Torino, Juric sbotta in diretta tv

Ivan Juric, allenatore del Torino, ha parlato al termine della vittoria sul Monza della situazione delicata col capitano Sasha Lukic.

Il suo atteggiamento è sempre stato quello di un ragazzo educato e rispetto, ci tiene a sottolinearlo Ivan Juric nel post-partita di Monza-Torino, eppure con Lukic è accaduto l’inaspettato. Il giocatore serbo non è stato convocato per la prima sfida di campionato dell’anno e la motivazione non è di natura tecnica. Il tecnico croato ha dovuto escluderlo per ragioni disciplinari.

Juric arrabbiato
Ivan Juric, Torino (LaPresse)

Il serbo analizza il suo futuro col Torino, avendo il contratto attualmente in scadenza nel 2024. Tuttavia, pare che la volontà del giocatore in realtà sia quella di cambiare squadra, ma l’ha manifestato nel modo meno convenzionale possibile.

Lukic, che ha ereditato appena la fascia da capitano di Belotti, non si è presentato in allenamento a causa di supposti problemi fisici. In realtà, avrebbe sul tavolo diverse offerte e nessuna intenzione di rinnovare il vincolo attuale. Il tecnico Juric non ha preso bene il comportamento del calciatore, che gli avrebbe telefonato per cercare di spiegarsi e per chiedergli di non contare più su di lui, ma ha deciso di rispettarne comunque la volontà e l’ha escluso dalla lista dei convocati.

Lukic in campo col Torino
Sasha Lukic, Torino (LaPresse)

Monza-Torino, le parole di Juric su Lukic

L’assenza del giocatore serbo chiaramente è risaltata così come la verità dietro tutta la questione apertasi e Ivan Juric, allenatore del Torino, ai microfoni di ‘DAZN’ non si è nascosto: “Quello di Sasha sicuramente è un gesto clamoroso, poi bisogna capire come mai un ragazzo che per sei anni è stato un pezzo di pane e si è comportato sempre bene, fa un gesto così clamoroso. Rimane il fatto che è una cosa gravissima“.

Tuttavia, l’allenatore in qualche modo se ne chiama fuori, lasciando nelle mani della società ciò che accadrà: “Io sono amareggiato, come si fa ad arrivare a questa situazione? Come si può permettere di arrivare a una situazione del genere? È comunque un capitano. Il gesto rimane brutto, però conosco il ragazzo. Non ha mai alzato la voce, non ha mai detto niente. Fa una cosa del genere, è grave. Adesso non è una cosa mia, è della società. Tutti cercheranno di fare ciò che è meglio per la società. Io sono fuori da questo discorso, penso che non posso entrarci come allenatore”.