Inter, pessima notizia per Lukaku: la sentenza è una doccia gelata

Dopo aver festeggiato con un gol e un assist in due gare il ritorno all’Inter, Lukaku deve fare i conti con una secca sentenza in tv.

In gol dopo appena 90 secondi all’esordio stagionale contro il Lecce, Romelu Lukaku non poteva celebrare in modo migliore il suo “secondo arrivo” all’Inter. Un ritorno in nerazzurro arrivato a distanza di un anno dall’addio in direzione Chelsea e Premier League, il più prestigioso campionato al mondo in cui era arrivato da dominatore per ritrovarsi poi comparsa.

Romelu Lukaku Inter
Romelu Lukaku (LaPresse)

Che il gigante belga faccia la differenza in Serie A è un dato di fatto: 64 gol in 95 presenze nelle due stagioni all’Inter dal 2019 al 2021, esperienza conclusa con uno Scudetto comunque importantissimo e vinto da protagonista, un gol e un assist nei primi 180 minuti di questo torneo, pur scendendo in campo ancora evidentemente non al 100%.

Eppure, per un grande ex del nostro campionato, c’è un motivo anche per cui Lukaku non è riuscito a lasciare il segno in Serie A. Parliamo di Paolo Di Canio, oggi apprezzato opinionista calcistico che ospite degli studi di “Sky Calcio Show” non è stato tenero con l’attaccante dell’Inter.

Paolo Di Canio
Paolo Di Canio (LaPresse)

Di Canio: “Lukaku fa la differenza da noi, non nel calcio d’élite”

Una sentenza netta, che potrebbe aver gelato Lukaku ma che può anche essere letta come uno sprone, un invito a migliorare ancora: “È devastante e decisivo in alcune partite e in alcuni aspetti, ma deve migliorare in altri. Quando arrivi ai massimi livelli certi errori pesano tantissimo, per questo nel calcio d’élite spesso sparisce”.

Il basso livello della Serie A maschera dunque certi limiti del belga: “Da noi fa la differenza, 25-30 gol li farà sempre. Ma – avvisa Di Canio – a 30 anni ha ancora tempo per fare lo stesso anche in Champions, cosa che adesso non accade.”

A differenza di quanto accaduto nelle passate stagioni in nerazzurro, inoltre, Lukaku potrebbe godere di maggiore riposo. Prima mancavano alternative di qualità, mentre adesso, come ricorda sempre Di Canio, “il parco attaccanti importante a disposizione di Inzaghi permetterà a lui e Lautaro di saltare qualche gara”.

L’Inter si prepara a chiudere agosto con un colpo in difesa – Acerbi è sempre più vicino – e dovendo fare i conti con la contestazione di tifosi e addetti ai lavori per la “questione San Siro”. Certo è che una stagione positiva, magari con un nuovo Scudetto, aiuterebbe moltissimo club e proprietà. Molto dipenderà anche da Lukaku, che senz’altro vorrà smentire le parole di Di Canio.