Monza, è tutto vero: la notizia lascia increduli i tifosi

Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, rivela una trattativa inaspettata in questa sessione di calciomercato.

La presenza alla guida di Berlusconi e Galliani è indubbiamente una garanzia per il Monza, ma non è sempre sufficiente come attrattivo per i grandi giocatori. La componente della competitività resta la più importante, soprattutto nel pieno della maturità calcistica e professionale. È stato il caso di Paulo Dybala, come rivelato dal dirigente brianzolo.

Galliani e Berlusconi sugli spalti
Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, Monza (LaPresse)

Il Monza, confessa Galliani, aveva provato a tesserare l’attaccante argentino, quando il rapporto con la Juventus era ormai concluso e le prospettive poco chiare. Dybala è stato fermo praticamente fino a luglio. Per lunghe settimane il suo entourage ha cercato l’accordo con l’Inter, ma senza successo a causa di un parco attaccanti già ben fornito. Poi l’accostamento al Napoli, ma alla fine il giocatore ha preferito le garanzie di Mourinho e del progetto giallorosso.

I suoi agenti hanno accolto varie proposte, anche perché il giocatore desiderava restare in Serie A, e anche qualche invito a casa, come racconta Galliani.

Dybala pensieroso
Paulo Dybala, Roma (LaPresse)

Monza, Galliani svela: “Avevo invitato a casa gli agenti di Dybala”

Intervistato dal ‘Corriere della Sera’, l’amministratore delegato del Monza ha negato di aver trattato Icardi, mentre svela un approccio per Dybala: “Il grande campione a cui avevamo pensato che, come ha raccontato nei giorni scorsi il presidente, ha declinato l’offerta, è Dybala. Avevo invitato gli agenti a casa mia, ma il giocatore preferiva un club che disputa le coppe”.

D’altronde, il Monza non è ancora riuscito a familiarizzare del tutto con la realtà del massimo campionato italiano: nelle prime tre giornate ha raccolto ancora zero punti. Si tratta comunque di una neopromossa, che dovrà oleare la squadra per lottare per la permanenza, poi verrano i traguardi più ambiziosi: “Abbiamo preso una società che cinque anni fa era in D e l’abbiamo portata in A. Delle 20 squadre di A noi siamo l’unica a parteciparvi per la prima volta. Abbiamo impiegato 110 anni per andare in Serie A, non possiamo impiegare 12 mesi per tornare in Serie B'”.