Mani nei capelli per De Laurentiis: Napoli, c’è l’annuncio

Nelle ultime ore è arrivata un’importante notizia per il Napoli ed i suoi tifosi. Situazione che coinvolge anche Aurelio De Laurentiis.

Il Napoli è una delle grandi sorprese di questo inizio stagione. I tifosi hanno ripreso a sognare e c’è grande entusiasmo attorno alla società di Aurelio De Laurentiis. Al momento nessuno osa pronunciare quella parola, ma complice le difficoltà delle altre big, in tanti sognano la possibilità di tornare a vincere lo scudetto.

Aurelio De Laurentiis
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis (Lapresse) SerieAnews.com

Uno scudetto che in casa azzurra manca da oltre 30 anni: la società di De Laurentiis ha sfiorato più volte questo risultato ma alla fine la società non vede questo risultato dai tempi di Diego Armando Maradona. Nelle ultime ore il nome del campione argentino, il Pibe de Oro scomparso nel 2020, è nuovamente tornato sulle pagine di cronaca.

Come riporta ‘La Repubblica’ il Tribunale della seconda sezione civile di Napoli ha stabilito che il club azzurro non potrà più utilizzare l’effige legato al volto di Maradona sulle proprie maglie di calcio. Un’importante novità che riguarda la società campana.

Osimhen Napoli
Osimhen Napoli con la maglia di Maradona (Lapresse) SerieAnews.com

Napoli, il giudice dà ragione agli eredi di Maradona

Il Tribunale ha accolto il ricorso di Jorge Sebastian Baglietto, amministratore delegato che tutela i diritti dei cinque figli della storica leggenda del club azzurro. I figli di Maradona hanno vinto il ricorso contro Stefano Ceci, personaggio molto legato a Diego che aveva sottoscritto, in passato, un accordo con il Napoli per i diritti del giocatore.

Già lo scorso anno il club partenopeo ha utilizzato l’effige di Maradona su una delle maglie del club, ma questa sarà l’ultima volta. Il contratto firmato da Ceci e il Napoli è stato giudicato lesivo nei confronti delle aspettative patrimoniale che i legittimi eredi hanno sul nome Maradona. I giudici non hanno avuto l’opportunità di intervenire sui ricavi delle maglie, ma hanno autorizzato un sequestro di 150 mila euro nei confronti di Stefano Ceci.