La riflessione di Ancelotti: “Maldini si allenava una volta a settimana e…”

In conferenza stampa l’italiano Carlo Ancelotti si lascia andare a una riflessione che coinvolge Paolo Maldini, attuale dirigente del Milan.

Un’altra epoca del calcio è terminata e riguarda l’avventura di Sergio Ramos a difesa dei colori della Nazionale della Spagna. Il difensore del PSG attraverso una lunga lettera condivisa su Instagram ha annunciato la sua decisione di interrompere il percorso con La Roja. Una scelta meditata ma in parte anche polemica.

Paolo Maldini e Carlo Ancelotti si salutano
Le parole di Carlo Ancelotti su Paolo Maldini (LaPresse)
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Il 37enne era già stato escluso dai Mondiali di Qatar 2022, quando a dirigere la squadra c’era Luis Enrique. L’indirizzamento è stato seguito anche dal nuovo commissario tecnico, Luis de La Fuente. Sergio Ramos nella sua lettera parta di una decisione che va al di là del calcio e non è difficile credere che riguardi la Federazione e i suoi allenatori.

In Spagna la polemica si è facilmente diffusa. D’altronde Sergio Ramos ha indossato la casacca della Spagna per 16 anni, collezionando 180 partite nonché la Coppa del Mondo del 2010 e gli Europei di 2008 e 2012.

Sergio Ramos esulta col PSG
Carlo Ancelotti difende Sergio Ramos: le parole in conferenza (LaPresse)
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Ancelotti difende Sergio Ramos e fa riferimento a Maldini: le parole in conferenza stampa

Nel suo scritto Sergio Ramos racconta: “Ho ricevuto la chiamata dell’attuale Ct, il quale mi ha comunicato che non conta su di me e che non lo farà, indipendentemente dal livello che posso mostrare o da come continuerà la mia carriera sportiva”. Poi prosegue: “Speravo che il percorso fosse può lungo e terminasse con un sapore migliore in bocca, all’altezza dei successi che abbiamo ottenuto. Umilmente credo che questa traiettoria meritasse di finire con una decisione personale o per un rendimento non all’altezza della Nazionale, piuttosto che per questioni di età o altre ragioni che, senza aver ascoltato, ho avvertito”.

A proposito dell’età come ragione scatenante della decisione, Sergio Ramos sottolinea: “Guardo con ammirazione e invidia a Modric, Messi, Pepe… l’essenza, la tradizione, i valori, la meritocrazia e la giustizia del calcio. Sfortunatamente non sarà così per me, perché il calcio non sempre è giusto e non sempre è solo calcio”.

A difesa del difensore subentra un allenatore che l’ha seguito e che lo conosce molto bene, ovvero Carlo Ancelotti, l’italiano alla guida del Real Madrid. In conferenza stampa a domanda diretta sulla questione l’allenatore ha risposto: “Se un calciatore è capace, non importa la sua età. Avere 17 anni non ti obbliga a giocare, se non lo meriti. Lo stesso vale al contrario, nel caso di chi ne ha 35, 36 o 37. Quando ho lanciato un portiere di 17 anni, ovvero Buffon, è stato perché era bravissimo. E così è andato avanti fino a 40 anni. Lo stesso per Paolo Maldini. A 39 anni si allenava una volta a settimana soltanto, ma alla fine giocava lui perché era meglio degli altri”.

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