Retegui, dall’hockey all’Italia di Mancini: “Nessuno lo immaginava…”

Mateo Retegui, attaccante del Tigre, è la sorpresa oriunda fra i pre-convocati del Ct Mancini con la Nazionale italiana: il parere di chi lo conosce da vicino.

Sarà romanticamente che la Nazionale italiana non potrebbe presentarsi allo ‘Stadio Diego Armando Maradona’ senza una sfumatura argentina o sarà concretamente che al commissario tecnico Roberto Mancini mancano alternative offensive di valore, fatto sta che nella lista dei pre-convocati per i prossimi impegni dell‘Azzurra con grande stupore è rientrato Mateo Retegui, attaccante classe 1999 di proprietà del Boca Juniors ma in prestito al Tigre. 

Retegui durante un'intervista
Tutto su Retegui e l’Italia di Mancini (YouTube)
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Prima di tutto va chiarito che ancora non è sicuro che indosserà la casacca azzurra, perché l’ultima parola spetterà proprio al giocatore, chiamato a prendere una decisione che farebbe da spartiacque: indossare la maglia dell’Italia oppure preservarsi la speranza di essere convocato un giorno per difendere quella dell’Argentina, suo sogno mai nascosto.

Alcune settimane fa ai media locali post-match infatti ha affermato: “Spero di essere convocato in futuro dall’Albiceleste, ma devo stare tranquillo e mantenere i piedi per terra. Se accade, bene. Cercherò di sfruttare l’occasione al massimo, altrimenti andrò avanti come mi tocca”.

Mancini dà indicazioni alla Nazionale
Le parole del giornalista del Tigre su Retegui convocato dall’Italia del Ct Mancini (LaPresse)
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L’Italia convoca Mateo Retegui, ma poteva finire nella Nazionale di hockey

Mantenere i piedi per terra in una famiglia come quella di Retegui è veramente difficile. Lo sport è una vocazione di casa, ma non calcistica. Sebbene il 2022 il potente numero nove del Tigre l’abbia concluso con 23 gol e 3 assist in stagione, e sia già a 6 reti in 6 match nella nuova annata, la sua carriera è cominciata con l’hockey, seguendo le orme del padre e quelle della sorella.

Il soprannome “El Chapa” col quale Mateo è famoso tra gli stadi argentini proviene proprio dal padre Carlos, attuale allenatore della Nazionale argentina di hockey sull’erba ed ex professionista di successo. Anche sua madre, María de la Paz Grandoli è stata una giocatrice e ha vinto con la squadra il primo campionato junior nel 1993 in Catalogna. La sorella Micaela è stata nel medesimo sport medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Per emulazione Mateo da bambino ha seguito la tradizione familiare e inizialmente l’ha anche preferita al calcio. Poi è scoccata la scintilla definitiva.

 

 

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L’attaccante 23enne, infatti, da piccolo la mattina si allenava col River Plate e nel pomeriggio in quel di Núñez passava nell’altro campo. Uno sforzo fisico tale da doversi fermare improvvisamente a causa di un problema al bacino. Nel periodo di stasi e dopo una lunga riflessione aveva inizialmente optato per l’hockey, anche perché nell’ottava divisione del River Plate c’erano tanti calciatori che avrebbero debuttato in Primera Division con Marcelo Gallardo e Mateo faticava a ritagliarsi spazio a sufficienza. Per intensità fisica, personalità e qualità si è fatto notare di nuovo ma dall’altra sponda rispetto ai Millonarios, ovvero dal Boca Juniors. Un pomeriggio giocando con gli amici in Costa Atlántica risveglia l’attenzione di uno degli scout degli Xeneizes, ovvero Diego Mazzilli, che gli propone nell’immediato una prova nel club.

La carriera calcistica del Chapa

Cambia così di nuovo la carriera di Retegui, che al River Plate aveva fra l’altro commiato come esterno destro d’attacco, mentre oggi è un centravanti di peso. Era il 2015 e quel giorno sarebbe ricominciato tutto, come adesso. Retegui ha esordito in prima squadra con in panchina Guillermo Barros Schelotto, ma è stato anche all’Estudiantes de La Plata, dove i tifosi lo ricordano per una rete in un derby contro il Gimnasia da fuori area. Poi un passaggio fugace al Talleres de Cordoba prima del Tigre.

Il cartellino di Retegui è ancora di proprietà del Boca Juniors, ma è in prestito al Tigre. A metà anno è previsto il rientro a La Bombonera dal prestito, ma El Matador possiede un diritto di acquisto per 2,3 milioni di euro del 50% del cartellino, quindi potrebbe riscattarlo e sedersi al tavolo col Boca Juniors in caso di offerte.

Retegui-Italia, l’esperto: “Chiamata a sorpresa, ma è eccezionale”

Prima di piacere al Ct Roberto Mancini, Retegui è stato seguito nel 2020 dalla Roma su consiglio di Francesco Totti. L’ex capitano l’aveva anche coinvolto nella sua agenzia di calciatori. Poi si è risvegliato il Milan, sebbene al momento non pare siano giunte offerte.

Ai microfoni di ‘SerieANews.com’ è intervenuto Axel Ugarte, giornalista de ‘El Esquiu’, che segue da vicino l’attualità del Tigre, il quale ha commentato com’è stata accolta la notizia circa la convocazione con la Nazionale italiana: “È stata una sorpresa, nessuno poteva immaginarlo sebbene stia avendo un rendimento importante. In ogni partita che gioca, rende sempre al massimo. Non c’era comunque nessun presagio, forse i dirigenti potevano supporlo. Loro sì. Una cosa simile al Tigre non accade da tempo. Ovvero quella di avere un calciatore che va in Nazionale. Per giunta in una così importante. Perciò è stato sorprendente che si prenda in considerazione un giocatore di questo club. D’altronde lui è eccezionale”.