Il nuovo lavoro che Gosens vuole fare: confessione a sorpresa

Gosens rivela il suo sogno per il futuro: il tedesco dell’Inter vorrebbe iniziare un nuovo lavoro, che davvero non vi aspettereste.

28 anni, calciatore famoso, 151 presenze in Serie A e 14 in nazionale, una Coppa Italia e una Supercoppa in bacheca. Eppure il vero sogno di Robin Gosens è completamente diverso. Il laterale mancino dell’Inter ne ha parlato in un’intervista pubblicata oggi su ‘La Repubblica’, in cui ha parlato della sua carriera e del suo futuro. Le sue sono parole abbastanza sorprendenti, per chi non lo conosce.

gosens parla del lavoro dei suoi sogni
Gosens rivela il suo futuro a sorpresa. (LaPresse) SerieANews.com

Gosens ha una storia particolare. Oggi è un giocatore che guadagna 2,5 milioni di euro netti all’anno, ma la sua carriera ha vissuto un percorso molto insolito. Cresciuto in un paesino al confine con l’Olanda, Gosens ha iniziato a emergere in Eredivisie, pur essendo di nazionalità tedesca. L’Atalanta lo ha scoperto nel 2017 nell’Heracles Almelo, portandolo in Serie A.

Con i nerazzurri di Bergamo si è affermato come uno dei migliori terzini sinistri in circolazione, oltre che un prolifico realizzatore. All’Inter, dove è approdato nel gennaio 2022, sta incontrando maggiori difficoltà, anche a causa di vari infortuni, ma resta un giocatore molto importante. E soprattutto non immagina il suo futuro in panchina, come molti suoi colleghi.

Sorpresa: Gosens rivela il suo futuro

“Il mio sogno è aprire uno studio come psicologo, collaborando con le società sportive” spiega a ‘La Repubblica’. Infatti, Gosens si è da poco laureato in Psicologia presso l’Università di scienze applicate di Berlino, con una tesi sulla resilienza. “Un argomento a cui tengo, visti gli infortuni che ho dovuto superare. Ho confrontato le capacità di reagire alle difficoltà tra atleti professionisti e chi si allena per hobby”.

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Gosens festeggia dopo un gol con l’Inter. (LaPresse) SerieANews.com

Gosens ha spiegato che il tema della salute mentale è ancora oggi difficilmente accettato nella società, e raramente viene affrontato in maniera adeguata, specie nello sport. “Sto costruendo le basi: la scienza in università e l’esperienza in campo. Quando la testa non funziona, le gambe non vanno da nessuna parte” ha detto ancora il tedesco dell’Inter.