Monza, Izzo condannato: il difensore commenta sui social

Armando Izzo del Monza è stato condannato quest’oggi a una lunga reclusione, a causa di alcune partite truccate dalla criminalità organizzata.

Un colpo pesantissimo: 5 anni di reclusione per un noto calciatore di Serie A. E l’accusa è una delle più gravi che possono venire in mente: concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva. È questa la sentenza emessa nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 4 maggio, dalla VI sezione penale del Tribunale di Napoli, nei confronti di Armando Izzo. Il difensore 31enne del Torino, in questa stagione in prestito al Monza, ricorrerà sicuramente in Appello, ma ora la sua situazione non può che complicarsi

armando izzo condannato a 5 anni di prigione
Durissima sentenza contro il difensore del Monza Izzo. (LaPresse) SerieANews.com

Izzo era finito sotto indagine nel maggio 2016 nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla DDA di Napoli. Il sospetto degli inquirenti era che un clan camorristico di Secondigliano avesse alterato il risultato di due partite: Avellino-Modena del 17 marzo 2014, e Avellino-Reggina del 25 maggio 2014. Il collaboratore di giustizia Antonio Accurso aveva più volte citato, negli interrogatori, il coinvolgimento di tre calciatori: Luca Pini, Francesco Millesi e appunto Izzo, che all’epoca giocava all’Avellino.

Nel marzo 2017, la Procura federale aveva chiesto per Izzo una squalifica di 6 anni, con 20.000 euro di ammenda. Successivamente, il difensore napoletano venne prima condannato a 18 mesi di squalifica e poi, a maggio 2017, a soli 6, tornando così a disposizione del suo club, il Genoa, l’ottobre successivo. Ma dopo il processo sportivo è iniziato quello della giustizia ordinaria, dopo il rinvio a giudizio del marzo 2018. Izzo, a differenza di Pini e Millesi, aveva scelto il giudizio ordinario e non abbreviato. E oggi è arrivata la dura sentenza di primo grado.

Izzo condannato a 5 anni per associazione mafiosa: le sue parole

Una sentenza che, come abbiamo visto a inizio articolo, è veramente pesante per il difensore del Monza, che quest’anno ha disputato già 19 partite in stagione, segnando anche una rete. Nel corso del processo, oltre al calciatore è stato condannato anche suo cugino Umberto Accurso, capo del clan della Vinella Grassi di Secondigliano. Accurso ha ricevuto però una sentenza di 1 anno e mezzo, uguale a quella inflitta a Salvatore Russo, ritenuto il legale del clan.

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La gioia di Izzo dopo il suo primo gol stagionale, a marzo contro l’Empoli. (LaPresse) SerieANews.com

“Sono molto deluso” ha scritto poco fa Izzo sul suo profilo Instagram ufficiale. Il difensore 31enne ha sottolineato di essere stato ritenuto non colpevole per i fatti di Avellino-Reggina, ma di essere stato condannato per quelli col Modena, “una partita che non ho neanche giocato”. “Credo nella giustizia e sono sicuro che verrà dimostrata la mia assoluta estraneità all’ambiente criminale” ha continuato, dicendo che attenderà coi suoi avvocati le motivazioni della sentenza.