Kvicha Kvaratskhelia dà l’addio al Napoli per andare al PSG. Ma fanno bene i tifosi ad essere arrabbiati? Prima parliamone un attimo…
Ok, è il momento di sederci un attimo, guardarci negli occhi e parlarne col cuore in mano. Avete presente la famosa “intervention” di Ted Mosby in How I Met Your Mother? Ecco, credo sia proprio l’ora di prendere un attimo alcuni tifosi del Napoli, abbracciarli e dargli un po’ di pace.
Siete sconvolti, delusi, arrabbiati, spaesati. Assolutamente comprensibile: va via uno dei principali artefici dello storico scudetto di un anno e mezzo fa e lo fa così, all’improvviso, in pieno gennaio e a campionato iniziato. Io stesso, che considero Kvicha un fratellino minore per la gioia che mi ha dato a maggio 2023, mi sento come se andasse via un pezzo di me. Fa male, ma dobbiamo accettarlo.
Traditore! Ci lasci nei guai! Non è vero, o meglio è vero solo in parte. Questo è ciò che una certa narrazione ci ha portati a credere, frutto anche di alcuni falsi miti sviluppatisi sulla questione Kvaratskhelia. Perciò, appunto, prendiamoci un caffè e proviamo a ragionare un attimo insieme su tutto. Provo a farvi cambiare idea, o almeno a farvene una ragione
1. “Ha obbligato il Napoli a venderlo subito”
C’è una cosa che molti dimenticano: Kvaratskhelia non ha mai puntato la pistola alla testa a nessuno. Sì, ha chiesto la cessione, ma è stato il Napoli, con Conte alla guida, a prendere la decisione di lasciarlo andare.
Se Kvara fosse stato davvero imprescindibile, il Napoli, come già fatto quest’estate, avrebbe detto no all’offerta del PSG e avrebbe rinviato il tutto a gennaio. E invece no. La verità è che il Napoli ha ritenuto che fosse arrivato il momento giusto per chiudere il ciclo, incassare una delle cifre invernali più alte di sempre e fare un altro passo in avanti.
2. “Lascia il Napoli nei guai perché va via a gennaio”
Diciamo subito che non è proprio così. Il Napoli non è nella posizione di “rimanere nei guai” senza Kvaratskhelia. Se pensiamo all’alternativa già presente in casa, David Neres, possiamo immaginare una ripartenza senza troppi intoppi e una transizione relativamente serena, visto il collettivo d’acciaio che è riuscito a metter su Antonio Conte, artefice di un piccolo miracolo sportivo prendendo una squadra morta e sepolta e portandola a diventare una corazzata solidissima.
Anzi, alla lunga Kvara poteva iniziare a rappresentare un problema: Neres e Politano al momento sono molto più in forma di lui e quindi probabilmente sarebbe scattata qualche panchina, con sviluppi poi difficili da prevedere. Ma mister Conte non vi ha dato l’impressione di aver imparato a fare già a meno di lui negli ultimi mesi? Ecco, non c’è bisogno di aggiungere altro.
Inoltre, questa cessione permetterà al club di rafforzare il bilancio e investire sul futuro, magari con qualche colpo da sogno, come Garnacho. Tutto sommato, una soluzione vantaggiosa per tutti: per Kvara che cambia aria, per il PSG che acquisisce un talento assoluto e per il Napoli che scrive una nuova pagina.
3. “Ha fatto solo sei mesi buoni”
In tanti dicono che Kvara ha avuto solo sei mesi buoni, ma questa è un’altra inesattezza clamorosa sul suo conto. Certo, il primo periodo a Napoli è stato straordinario, forse uno dei migliori a livello mondiale. Quello che è vero è che in quei 6 mesi, i primi a Napoli, è stato letteralmente un alieno, in quel momento era forse fra i primi 3 al mondo.
Dopo si è semplicemente ritrovato invischiato nel calo del Napoli di Spalletti (da febbraio in poi) e poi nella disastrosa stagione dell’anno scorso. Disastrosa per tutti, non solo per lui, che comunque è rimasto sempre il primo degli azzurri in qualsiasi classifica di rendimento, portandosi peraltro a casa 16 gol e 12 assist in poco più di un anno.
Peraltro con Conte in questi primi mesi è stato molto sacrificato, in un ruolo che non gli appartiene del tutto e che ne limita un po’ il talento esplosivo. Magari con questa cifra il Napoli potrà prendere un profilo più adeguato a ciò di cui ha bisogno il mister. Vogliamo valutare anche questo o no
4. “Va al PSG solo per i soldi”
Qui si arriva quasi al paradosso. C’è una percezione errata che il PSG sia solo una squadra dove si va per i soldi, ma questa è una visione molto riduttiva. Sì, la Ligue 1 è un campionato inferiore alla Serie A, e neanche più così tanto: avete visto l’exploit del Brest in Champions League? Ma va tenuto in conto questo aspetto: il Paris è una delle squadre più prestigiose al mondo, e non dimentichiamoci che hanno fatto due semifinali e una finale di Champions negli ultimi cinque anni!
Per un calciatore di 23 anni, passare a un club che ogni anno ha l’obiettivo di vincere la Champions League non è affatto un downgrade. Anzi, è un’opportunità di crescita incredibile. E se Kvara riuscisse a vincere con il PSG dove non sono riusciti Messi, Mbappé e Neymar? Per un non napoletano (non dimentichiamolo!) non sarebbe una enorme soddisfazione, molto più che vincere uno scudetto già vinto una volta a Napoli?
5. “Kvara è come Higuain e Osimhen, viva Cavani e Lavezzi!”
Anche questo è un falso clamoroso. C’è un motivo se i napoletani ricordano male Higuain: scappò via senza neppure una spiegazione, al club rivale per eccellenza, facendo le visite mediche di nascosto in Spagna. E lì sì che decise lui, perché c’era una clausola rescissoria. Kvara la clausola non ce l’ha.
Di Osimhen poi non ne parliamo neppure: ha fatto il diavolo a 4 per andar via, già l’anno scorso era diventato un problema nello spogliatoio ed è stato una delle ragioni principali della stagione disastrosa del Napoli. Quest’estate poi ricordiamo tutti lui e il suo procuratore che cosa sono stati capaci di combinare e l’epilogo tragicomico della sua vicenda.
Kvara è rimasto lì, in silenzio, ha giocato con e per la squadra senza mai creare un solo problema e poi quando è arrivata l’offerta, visto che non sembrava esserci molto feeling fra lui e Conte (e da entrambe le parti!), ha chiesto (e ottenuto) di andar via, senza clausole né niente.
Ha deciso il Napoli, come dicevamo prima. Cavani e Lavezzi? Fecero una scelta praticamente identica, solo che la fecero a giugno. Ma perché? Perché il Napoli non li cedette prima, molto semplicemente. Scelta, va ribadito a caratteri cubitali, assolutamente legittima.
In fondo, c’è una cosa che i tifosi spesso dimenticano: i calciatori sono ragazzi giovani, che hanno davanti a sé una carriera di 10-15 anni, se gli va bene, e devono cercare di massimizzare le soddisfazioni professionali e i guadagni.
Per loro, soprattutto se stranieri, una città vale l’altra, che sia Napoli, Milano o Londra. La loro casa è altrove, ed è più probabile che crescano con il mito di squadre come il Manchester United o il Real Madrid, piuttosto che con quello del Napoli. Purtroppo.
Napoli è speciale? Lo è, e basta guardare il video di Kvara che va a “salutare” Maradona ai quartieri spagnoli prima di andar via. Ma non basta questo per venire dalla Georgia, stupire il mondo e poi chiudere la carriera in una squadra bella, forte e tutto ma che difficilmente arriverà sul tetto del mondo. Cosa che invece il PSG può fare molto di più. Comprendiamo questa ragione, facciamocene una ragione e abbracciamo Kvicha con un grande in bocca al lupo. Se lo merita!
Una stagione segnata da infortuni ha costretto il Napoli a cambiare i piani. Conte non…
Direttore sportivo ed allenatore, il Milan si muove in entrambe le direzioni per la prossima…
Cesc Fabregas si starebbe allontanando dalla Roma? Pronta un'offerta per l'allenatore del Como che farebbe…
Il futuro di Riccardo Orsolini potrebbe essere già stato deciso, spunta un'importante indiscrezione che coinvolge…
Un derby vinto può ridare ossigeno a una stagione incerta. Ma è altrove che il…
La Juventus già ragiona in vista del mercato per la prossima stagione: Cambiaso sembra destinato…