Simone Inzaghi potrebbe salutare i nerazzurri dopo la vittoria della Champions League: Marotta pesca il nuovo tecnico in un altro club di Serie A
Sabato si gioca una partita che può cambiare tutto. Non solo per chi vincerà la Champions League, ma anche per quello che accadrà subito dopo. L’Inter è pronta a sfidare il Paris Saint-Germain nella finale più attesa della stagione, ma dietro le quinte c’è un altro match che si sta giocando silenziosamente: quello legato al futuro di Simone Inzaghi.
L’allenatore emiliano, alla sua quarta stagione in nerazzurro, non ha ancora sciolto i dubbi. Una vittoria in Europa potrebbe sancire la fine perfetta di un ciclo, e sì, lasciare da vincente potrebbe essere una tentazione più concreta di quanto sembri.
Se Inzaghi dice addio, Marotta dovrà trovare il nuovo timoniere
Nessuno all’Inter vuole farsi cogliere di sorpresa. L’ipotesi che Inzaghi possa lasciare, anche in caso di trionfo, è tutt’altro che remota. E allora, nelle stanze di Viale della Liberazione, si ragiona già sul piano B. Il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Massimiliano Allegri.
Un allenatore che, per caratteristiche, potrebbe dare continuità al lavoro impostato in questi anni: stesso modulo, esperienza in Champions, e una familiarità pregressa con Beppe Marotta dai tempi della Juventus. C’è solo un problema: il Napoli si è già mosso per bloccarlo, vedendolo come il successore ideale di Antonio Conte. E questo potrebbe complicare i piani.
Allegri porterebbe garanzie tattiche e carisma, ma ha un ingaggio importante (tra i 5 e i 6 milioni a stagione) e una filosofia più conservativa che potrebbe non piacere a una dirigenza come quella attuale, legata a logiche di valorizzazione e rivendibilità degli asset.
L’equilibrio tra competitività e sostenibilità resta il mantra dell’era Oaktree. E forse è per questo che, oltre al tecnico livornese, c’è un’altra idea che stuzzica parecchio i vertici interisti.
Il nome nuovo è Fabregas: visione moderna e talento da valorizzare
Tra i profili che hanno guadagnato consensi nelle ultime settimane c’è anche quello di Cesc Fabregas. Una scelta che, almeno sulla carta, rappresenterebbe una rivoluzione. Ma forse proprio per questo affascina. L’ex centrocampista di Arsenal, Barcellona e Chelsea ha fatto un lavoro sorprendente al Como, portandolo in Serie A con una squadra giovane e costruita su misura per poi disputare un campionato da protagonista assoluto, chiuso al decimo posto.
Ha valorizzato talenti come Maximo Perrone, Assane Diao e Nico Paz, mostrando un’attenzione rara nel costruire progetti tecnici a lungo termine. Fabregas ha una mentalità internazionale, parla più lingue del necessario e ha il carisma di chi sa cosa significa vincere.
Certo, l’esperienza è ancora limitata, ma è proprio il tipo di profilo che potrebbe piacere a un club proiettato verso il futuro. L’Inter, come dimostrano anche le mosse fatte nelle ultime stagioni, non ha paura di osare quando c’è una visione solida dietro. E allora, perché non scommettere su un tecnico giovane, ambizioso e in piena sintonia con la filosofia del fondo americano?
Per ora, tutto resta congelato. Tutto ruota attorno a Inzaghi e alla sua decisione. Ma una cosa è certa: l’Inter non resterà a guardare. La finale di Champions è solo il primo capitolo di un’estate che promette di essere movimentata. Vincere potrebbe chiudere un ciclo, ma anche aprire nuovi scenari affascinanti. E allora la vera domanda è: chi sarà il prossimo a sedersi sulla panchina nerazzurra? Forse Allegri. Forse Fabregas. O forse un nome che ancora non conosciamo.