Si sono scambiati le panchine, ma anche qualcosa di più. Stima, appunti di gioco e calciatori da tenere stretti. Tra Roma e Atalanta si prepara un’estate fatta di intrecci e riconoscimenti
Alla fine, se vogliamo, si sono scambiate gli allenatori. Gian Piero Gasperini ha preso la Roma, Juric si è sistemato all’Atalanta. Curioso incastro, ma nemmeno troppo.
Juric a Roma c’è già stato: poche settimane, risultati tutt’altro che lusinghieri, ma abbastanza per farsi un’idea precisa della rosa. Di chi stimare, di chi evitare. Non ha mai avuto rapporti semplici con Pellegrini e Mancini – e quelli difficilmente li rivedremo da lui – ma ci sono nomi che ha trattato con rispetto, e qualcuno che ha pure elogiato pubblicamente.
Gasp invece viene da un’esperienza decennale nella quale di calciatori ne ha avuti tanti e di molti si è innamorato. Non sarebbe sorprendente vedere che nella sua Roma ci possano essere alcuni calciatori che ha avuto a Bergamo, e del resto ne ha già ritrovati due storici come Mancini e Cristante. Chissà se riuscirà a scambiare col suo pupillo Juric qualche calciatore giallorosso di suo gradimento.
Ecco perché non sarebbe sorprendente se, nei prossimi mesi, Roma e Atalanta si parlassero spesso. Non solo per saluti e vecchie conoscenze, ma anche per una cosa molto più semplice: scambiarsi i calciatori preferiti dei rispettivi allenatori in qualche trattativa ben articolata. Niente di definito per ora, sia chiaro, ma può essere funzionale ipotizzare chi potrebbe volare da Bergamo a Roma e chi invece fare il percorso inverso.
Da Pisilli a Scalvini e Scamacca: chi potrebbero scambiarsi Atalanta e Roma
Il nuovo allenatore dell’Atalanta Ivan Juric, ad esempio, stravede per Niccolò Pisilli. Classe 2006, mezzala pulita e intelligente, uno di quelli che ti fa gioco anche quando sembra non fare niente. L’ha detto chiaramente: uno dei migliori giovani che abbia mai allenato. E lo ha detto alla Roma, dove Pisilli è già considerato il futuro e forse anche il presente.
Portarlo a Bergamo però è roba dura. La Roma non lo valuterà meno di 30 milioni, a meno che non se ne innamori anche Gasperini, e per muovere un profilo così servirebbe una contropartita fuori scala. Tipo Scalvini. Altro pupillo, ma di Gasperini. Italiano, giovane, forte. Anche lui però viene da una stagione complicata, con un infortunio pesante da assorbire. Forse è il momento giusto per rilanciarlo, magari proprio con Gasperini a fare da chioccia, stavolta nella capitale.
Poi ci sono i sogni. Ederson, ad esempio. Per Gasperini è stato il giocatore chiave della stagione, e anche per la Nazionale è diventato centrale. Ma ha mercato ovunque. La Roma non parte favorita: il prezzo è da top club e la Champions, da queste parti, non c’è. Discorso simile per Scamacca. Lui romano lo è davvero. L’Atalanta potrebbe anche aprire alla cessione, soprattutto se dovesse restare Retegui. E allora il cerchio si chiuderebbe con un bel ritorno, magari proprio a casa.
Occhio anche a De Ketelaere, altro pezzo interessante in mano all’Atalanta, ma complesso da muovere per costi e status. In porta, se Svilar dovesse partire, Carnesecchi è un profilo che alla Roma piace, e che con Gasperini ha fatto passi da gigante. A volte, però, il mercato si fa anche con le seconde linee. Angelino è in uscita dalla Roma e Juric lo ha utilizzato spesso. Potrebbe tornargli utile. Così come Zeki Celik, uno che ha giocato parecchio con lui, forse più per mancanza di alternative che per reale convinzione, ma intanto c’era.
Infine c’è la questione Baldanzi. A Juric piaceva, lo ha fatto giocare molto in generale ma poco dal primo minuto. Con Gasperini, un profilo così “leggerino” rischia di essere escluso. Ma con Juric a Bergamo, chissà. Potrebbe tornare a sentirsi al centro del progetto e trovare finalmente il posto giusto per sbocciare.