Osimhen, corsa contro il tempo: perché il Napoli dovrebbe cederlo entro il 15 luglio

C’è una data che segna un prima e un dopo per il Napoli. Una scadenza che può sciogliere un nodo ormai soffocante e aprire spiragli nuovi

Victor Osimhen e una clessidra
Osimhen, corsa contro il tempo: perché il Napoli dovrebbe cederlo entro il 15 luglio (Foto: Lapresse) – serieanews.com

Victor Osimhen rappresenta un problema sempre più stringente per il Napoli. È chiaro a tutti che il club non vede l’ora di liberarsene. E non è solo una questione tecnica. I rapporti sono a pezzi, del tutto compromessi. Con l’ambiente, con la società, con De Laurentiis. Nessuno si aspetta davvero che possa tornare a essere parte del progetto.

E non è nemmeno la prima volta. La scorsa estate fu uguale: un atteggiamento passivo-aggressivo, una trattativa lunga e piena di dietrofront, un finale caotico. Negli ultimi giorni di mercato c’era il Chelsea, ma con una proposta giudicata troppo bassa. De Laurentiis si impuntò e chiuse la porta. Game over. Niente Premier, niente Arabia, e alla fine il salvacondotto del Galatasaray, che salvò capra e cavoli ma per entrambe le parti.

Adesso però il Napoli non è disposto a farsi fregare un’altra volta. De Laurentiis ha deciso che Osimhen dovrà collaborare. Basta temporeggiare o alzare il prezzo all’ultimo minuto: se non si presenta un’offerta che copre per intero la clausola rescissoria da 75 milioni, il giocatore resterà. Ma resterà fuori. Marginalizzato. Fermo a guardare, in attesa della scadenza. Stavolta si fa sul serio.

Il club lo sta mettendo spalle al muro anche perché c’è un’opportunità concreta. L’Al Hilal è tornato alla carica. Ha fatto sapere di essere pronto a pagare la clausola e ha offerto a Osimhen un contratto da 40 milioni di euro a stagione. Quaranta. Cifre fuori da ogni logica europea, che però potrebbero tentare anche un giocatore finora scettico sul mondo saudita.

E poi c’è un altro elemento: l’Al Hilal sta disputando un Mondiale per Club straordinario. Ha eliminato il Manchester City, è in corsa per la semifinale e ha dimostrato di essere una squadra vera, non solo un bancomat. Osimhen potrebbe anche cambiare idea e decidere che, se proprio deve lasciare l’Europa, meglio farlo per un progetto che ha ambizione e visibilità.

Osimhen e la questione Kean: se va via in tempo può esserci l’offerta

Le alternative, oggi, sembrano poco praticabili. Il Galatasaray lo rivorrebbe, certo, ma Victor non è convinto. Aspira a qualcosa di più grande. In Premier però non si muove nulla: nessuno ha messo sul tavolo quei 75 milioni. Alla Juventus non ci va per una questione politica. O meglio: non ce lo mandano. Napoli-Juve è una linea rossa praticamente invalicabile che potrebbe sbloccarsi solo con operazioni molto “fantasiose”.

Moise Kean mostra il pallone dopo la vittoria
Osimhen e la questione Kean: se va via in tempo può esserci l’offerta (LaPresse) – serieanews.com

E allora si va avanti così, in bilico. Ma con una scadenza da tenere d’occhio: il 15 luglio. Quel giorno infatti scade la clausola rescissoria di Moise Kean, che Conte ha indicato come uno dei nomi graditi per sostituire Osimhen. La cifra è di 52 milioni di euro, non pochi, ma accessibili se prima si incassa per bene.

Certo, c’è Darwin Nunez, ma più passa il tempo più l’affare sembra sfumare per le altissime richieste del Liverpool e del calciatore, che pure sembrava certo della destinazione azzurra. E poi c’è Lorenzo Lucca, che però è sempre sembrato un piano B. Adesso che con le cifre che si volevano spendere per Nunez si può prendere Kean… perché non pensarci? Siamo certi che il Napoli un pensierino ce lo farà.

Il Napoli, volendo, potrebbe acquistarlo anche senza vendere Osimhen, perché le disponibilità economiche ci sono, ma in quel caso una parte del budget verrebbe bruciata. L’ideale, chiaramente, sarebbe far viaggiare le due operazioni in parallelo. Osimhen che dice sì all’Al Hilal (o al Galatasaray, se cambia idea), e il Napoli che gira subito parte di quei 75 milioni su Kean.

Due clausole. Due scadenze. Un incastro che, se risolto nei modi e nei tempi giusti, può far felici tutti. Anche perché continuare a far finta di niente non si può più. La situazione è diventata troppo pesante. E in un modo o nell’altro va risolta, nell’interesse di tutti.

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