Ribaltone clamoroso: esonerato dopo 20 giorni, al suo posto De Rossi

C’era già un allenatore in carica, ma forse non basterà. Una proprietà straniera, una panchina che traballa e un nome importante che torna a galla

Daniele De Rossi a braccia aperte dalla panchina
Ribaltone clamoroso: esonerato dopo 20 giorni, al suo posto De Rossi (AnsaFoto) – serieanews.com

Non è facile rivedere Daniele De Rossi in panchina. Negli ultimi mesi ci hanno provato in tanti, anche con una certa insistenza. La prima è stata la Fiorentina. Già prima che Palladino desse le dimissioni, Daniele Pradè aveva messo sul tavolo il suo nome. Era uno dei suoi sponsor principali. Un’idea coltivata sotto traccia, anche con convinzione, ma poi il club viola ha virato su Stefano Pioli. Profilo più rodato, meno incognite. Fine del discorso.

Poi è toccato alla Sampdoria. Una Samp parecchio malmessa, che si è salvata in maniera rocambolesca dalla retrocessione in Serie C. Anche lì si è parlato di De Rossi. Più di una chiacchierata, più di un contatto. Ma pure in quel caso, niente da fare. L’operazione non è mai decollata. O perché troppo costosa, o perché i tempi non erano giusti.

Eppure il suo nome continua a girare. Perché De Rossi è ancora sotto contratto con la Roma, perché ha ancora voglia di allenare, e perché non è un profilo qualsiasi. Perché anche se ha vissuto solo una mezza stagione da allenatore, l’impatto – nel bene e nel male – lo ha lasciato. E qualcuno che ha voglia di puntare su di lui c’è sempre.

Negli ultimi giorni sta maturando una trattativa che sta segnando la fine di un’era. La famiglia Berlusconi si è sfilata – probabilmente per sempre – dal mondo del calcio. È arrivato un accordo con una holding americana per la cessione del 100% del Monza. 80% subito, l’altro 20% nel 2026. Fino a quel momento una costola Fininvest resterà comunque in azienda.

Il Monza diventa americano. E Bianco resta, per ora…

L’obiettivo dei nuovi proprietari è chiaro: rilanciare. E per rilanciare serve una figura forte. Galliani per il momento resterà in sella e resterà anche Paolo Bianco come allenatore, ma si sa, una nuova proprietà porta sempre una rivoluzione. E se non subito potrebbe succedere molto presto, con un nome più caldo di tutti gli altri: Daniele De Rossi.

Paolo Bianco, allenatore del Monza
Il Monza diventa americano. E Bianco resta, per ora… (LaPresse) – serieanews.com

Ora, detta così fa quasi ridere. Paolo Bianco è stato ufficializzato l’11 giugno. Neanche il tempo di preparare un allenamento e già si parla di esonero. Ma i cambi di proprietà funzionano così. Non c’è più riconoscenza, non ci sono più i tempi lunghi. Se arriva un presidente nuovo e vuole dare un segnale, parte dall’allenatore. Soprattutto se ha un’idea forte in testa. E quella idea, oggi, si chiama De Rossi.

Il progetto americano prevede un Monza ambizioso. Non solo salvezza tranquilla, ma una squadra che possa costruire valore, identità, seguito. E in questo senso De Rossi, con il suo nome e il suo peso, sarebbe un investimento anche comunicativo.

Ma c’è un problema. Lo stesso che ha frenato la Fiorentina, la Sampdoria e chiunque abbia pensato a lui. De Rossi a Roma ha ancora un altro anno di contratto a tre milioni netti. Una cifra che pesa. E che, per un club come il Monza, non è indifferente.

Bisognerà capire se i nuovi proprietari riusciranno a fargli cambiare idea. Magari convincendolo a rinunciare a una parte della buonuscita. Oppure offrendogli un progetto talmente serio da farlo sentire coinvolto subito. Non è facile, ma non è nemmeno impossibile. De Rossi ci sta pensando. E intanto, Paolo Bianco, aspetta.

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