Lorenzo Lucca ad un passo dal Napoli e a una cifra inferiore rispetto a quella preventivata. Il motivo? Un giro vorticoso di mercato
Lorenzo Lucca ormai può dirsi un calciatore del Napoli. L’attaccante dell’Udinese ha risolto anche gli ultimi intoppi relativi al suo passaggio in azzurro, e ormai si attendono soltanto le visite mediche per ratificare l’operazione.
Il pacchetto è chiuso: prestito oneroso da 9 milioni con diritto di riscatto a 26, per un totale complessivo di 35 milioni. Una cifra bella pesante, ma che il Napoli ha deciso di investire su un giocatore che non sarà semplicemente il vice di qualcun altro.
Perché nei piani di Antonio Conte, Lucca non arriva per fare da comparsa. Avrà parecchio minutaggio, potrà crescere, e soprattutto avrà la possibilità di lasciare un segno in questa squadra. Più di quanto abbia fatto il suo predecessore: Giovanni Simeone.
Il ruolo del Cholito nell’ultima stagione è stato sicuramente marginale. Ha sempre recitato da gregario, ma con uno spazio in campo decisamente inferiore a quello che gli concedeva Spalletti. Il tempo per lui al Napoli sembra finito. E con l’arrivo di Lucca, a fargli spazio sarà proprio lui. Ma c’è un giro curioso di mercato che potrebbe sbloccare entrambe le situazioni. E far risparmiare anche qualche milione al Napoli sull’operazione Lucca.
Simeone nel mirino del Pisa: così arriva lo sconto per Lucca
La chiave è il Pisa. Da tempo accarezza l’idea di portare in Toscana proprio Simeone, anche perché proprio lì, a Pisa, era diventato grande suo padre Diego. Prima dell’Atletico Madrid, dell’Inter e della Lazio, il Cholo aveva mosso i primi passi da centrocampista proprio in nerazzurro. E il club ha deciso di ripartire da un nome che evoca ricordi forti. Gilardino lo ha indicato come uomo giusto per l’attacco, ma la coperta economica resta corta.
L’ultima offerta del Pisa è di 4 milioni. Il Napoli, ovviamente, ne chiede almeno il doppio. Siamo lontani. Ma qui entra in gioco un dettaglio niente affatto banale: il Pisa ha ancora un credito legato proprio a Lucca. Quando lo cedette, si tenne il 10% sulla futura rivendita.
Facciamo i conti: nel passaggio dall’Udinese al Napoli, il Pisa ha diritto al 10% dei 35 milioni totali. Parliamo di 900mila euro sul prestito e altri 2,6 milioni sull’acquisto definitivo. In tutto 3,5 milioni. Ecco l’idea: usare quei soldi per integrare l’offerta per Simeone.
Di fatto, Pisa metterebbe 4 milioni cash e altri 3,5 milioni li recupererebbe da Lucca. Si arriva a una cifra intorno ai 7,5-8 milioni, che si avvicina parecchio a quanto chiede De Laurentiis. Magari aggiungendo una percentuale sulla futura rivendita del Cholito, e il quadro è fatto.
È un’operazione un po’ contorta, questo sì. Ma ha una sua logica: il Napoli cede Simeone, sistema una casella in uscita, e prende Lucca con un risparmio potenziale di quasi 4 milioni rispetto all’esborso inizialmente previsto. Certo, per far quadrare tutto dovrà rinunciare a qualcosina sul prezzo di Simeone. Ma in cambio ottiene due risultati: sblocca il mercato in entrata e chiude una porta che era rimasta socchiusa da troppo tempo.
Intanto l’Atalanta osserva, perché potrebbe inserirsi anche lei su Simeone. Ma l’intreccio con il Pisa – tra storie familiari e incastri economici – potrebbe avere la meglio.