Milan, Gazidis allontana l’incubo Superlega: “Così no”

Ivan Gazidis, amministratore delegato e direttore generale del Milan, ha rilasciato un’intervista alla Bbc smontando anche le frequenti voci sulla Superlega pur aprendo alla possibilità di riformare la Champions League e le coppe.

Il dirigente rossonero ha presentato anche il manifesto per l’inclusione promosso dal Milan in vista del prossimo derby, parlando poi anche della lotta al razzismo, del caso Paris Saint Germain-Istanbul Basaksehir e dei progetti sullo stadio.

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Gazidis allontana la Superlega, l’incubo degli innamorati del pallone

“La discussione sulla Superlega va avanti da più di vent’anni, non credo ci siano grandi possibilità di vederla così come se ne parla. Dovremo affrontare quest’argomento con una mentalità aperta, ci sono altri modi per modificare la Champions League nei prossimi 5-10 anni”, così Gazidis ha allontanato la Superlega che, nel modo in cui è stata proposta negli ultimi anni, rappresenta un incubo per gli innamorati del pallone.

L’idea d'”americanizzare” il calcio con criteri che differiscono dal merito sportivo, ridimensionando i campionati nazionali, affascina i seguaci del marketing visto come una religione ma allontana i tifosi.

Il calcio ha costruito il suo mito attraverso le favole, con Davide che può battere Golia, l’Atalanta per esempio che può sbattere fuori dalla Champions League altre squadre economicamente più forti. Gli appassionati di questo sport si sono innamorati del pallone anche per queste storie.

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Il primo cambiamento per le coppe europee arriverà la prossima stagione, nascerà la Uefa Europa Conference League, a cui accederà la sesta classificata nel campionato italiano. Ridurranno, infatti, le partecipanti ai gironi di Europa League: da 48 a 32 squadre.

È ancora allo studio, invece, la riforma della Champions League che dovrebbe partire dal 2024.

Neymar Psg razzismo
Neymar (Getty Images)

Gazidis sul razzismo: “Abbiamo ancora molta strada da fare”

Gazidis nell’intervista alla Bbc ha affrontato anche il tema del razzismo tornato al centro dell’attenzione nel dibattito calcistico con il caso Psg-Istanbul Basaksehir.

“Parliamo tanto di razzismo ma ho paura delle reazioni estreme che possiamo avere. Tutti noi abbiamo dei pregiudizi, questi possono essere atteggiamenti dettati non dall’odio ma dall’ignoranza. Abbiamo bisogno d’ascoltare i sentimenti, il calcio ha rappresentato un’incredibile forza positiva ma abbiamo ancora molta strada da fare. Sosterrei i giocatori se intraprendessero azioni simili a quelle di Parigi”, ha spiegato Gazidis.

Il Milan ha lanciato un manifesto per l’equità, la diversità e l’inclusione nella lotta contro il razzismo e Gazidis lega questa battaglia alla necessità d’intervenire sugli stadi.

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“L’Inghilterra ha lavorato su questi temi in maniera più approfondita da più tempo, i nuovi stadi offrono un’atmosfera in cui tutti si sentono più protetti, sono più inclusivi, vengono le donne, i bambini, dobbiamo muoverci per un progetto di questo tipo in Italia”, ha dichiarato Gazidis facendo poi una promessa sul Milan: “Abbiamo un nostro progetto, vogliamo un club moderno, giovane, che giochi nello stadio più bello del mondo e s’imponga sia sul piano nazionale che internazionale”