Serie A, la top 11 della giornata 12: da Gollini anti Cr7 alla rinascita di Destro

Da Gollini, protagonista del pareggio dell’Atalanta a Torino con rigore parato a Cr7 e altri interventi prodigiosi, alla rinascita di Mattia Destro che non segnava una doppietta da più di tre anni. 

Nella top 11 della giornata 12 premiamo l’Atalanta protagonista di una grande prestazione sul campo della Juventus soprattutto nel secondo tempo, la formazione di Gasperini con una prova autorevole ha imposto il sesto pareggio in campionato ai bianconeri.

Gollini spicca per il rigore parato e gli altri interventi provvidenziali nella ripresa, Gosens per la spinta continua sulla fascia sinistra e Freuler sia per il gol del pareggio che in virtù del grande lavoro svolto nelle due fasi in mezzo al campo, in una posizione determinante per spezzare la proposta della Juventus e allo stesso tempo ripartire con pericolosità.

Il Milan mantiene l’imbattibilità in campionato con i gol di Calabria e Kalulu, la Juventus con De Ligt ha ritrovato un leader per la difesa e Chiesa finisce nella top 11 sia per il grande gol realizzato che per il rigore procuratosi con un po’ di malizia. La Roma ha le bocche di fuoco sulla trequarti, Pellegrini e Mkhitaryan hanno “bucato” il Torino ma l’uomo-copertina è Mattia Destro che non segnava una doppietta da più di tre anni.

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Da Gollini, il quarto moschettiere alla freccia Gosens, la difesa di SerieANews

Pierluigi Gollini è il quarto moschettiere, sono quattro i portieri italiani che hanno neutralizzato un rigore di Cristiano Ronaldo, l’estremo difensore dell’Atalanta è stato il primo a bloccarlo. Prima ci erano riusciti Sorrentino, Donnarumma e Audero.

Il Milan senza Ibrahimovic e Kjaer inizia ad accusare qualche battuta d’arresto, mantiene l’imbattibilità in campionato ma subisce troppi gol e non riesce a vincere. Contro il Genoa ci hanno pensato Calabria e Kalulu a segnare, il terzino rossonero è uno dei migliori calciatori del campionato analizzando il rendimento post-campionato ed è andato a segno con un tiro dalla distanza. È stata una settimana da sogno per Kalulu, è entrato al posto di Gabbia contro il Parma, si è preso il suo posto con una buona prova e contro il Genoa ha trovato anche il primo gol in serie A.

De Ligt ha dato alla Juventus molto più di ciò che appare, è diventato un leader, consente ai bianconeri anche di prendersi qualche rischio in più perchè è uno dei pochi difensori del campionato italiano che sa difendere in campo aperto come per esempio Manolas e Koulibaly. Nelle prime nove partite stagionali la Juventus aveva subito nove reti, nelle successive otto sono soltanto cinque, la media dei gol subiti da quando c’è l’olandese fotografa il suo valore nonostante le assenze di Chiellini e Demiral.

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Hateboer e Gosens rappresentano l’anima dell’Atalanta, i due quinti danno ampiezza e soluzioni frequenti al gioco della formazione di Gasperini. Contro la Juventus hanno guidato le transizioni offensive e soprattutto Gosens a sinistra è stato molto incisivo, impegnando tanto Cuadrado in fase difensiva.

Dal primo gol di Chiesa in bianconero ad Ekdal, anima della Sampdoria

Il primo gol è come il primo amore, non si scorda mai. Chiesa contro l’Atalanta ha segnato la sua prima rete con la maglia della Juventus. Si tratta anche di una giocata di pregevole fattura, un tiro dalla distanza imparabile per Gollini.

Juventus-Atalanta è stata una partita vibrante, giocata anche a ritmi abbastanza alti, con momenti di predominio di una o dell’altra squadra ma per vedere i gol c’è stato bisogno dei tiri dalla distanza. A Chiesa ha risposto Freuler con la stessa moneta, lo svizzero è stato protagonista di una prova di sostanza, guidando le due fasi di gioco con grande continuità nel gioco.

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Il Verona fa meglio con le big che con le squadre di media-bassa classifica, basta pensare ai punti persi contro Parma, Cagliari e Sampdoria. Ranieri ha atteso i gialloblù e li ha colpiti con le ripartenze, l’anima della sua proposta di gioco è Albin Ekdal, diga davanti alla difesa per i blucerchiati. Come contro il Milan, lo svedese poi ha trovato anche il gol con una magia dalla distanza che ha beffato Silvestri.

Roma Pellegrini Mkhitaryan
Pellegrini e Mkhitaryan (Getty Images)

Dalla trequarti esplosiva della Roma a Mattia Destro che da ex ferma la capolista

Henrikh Mkhitaryan è uno dei calciatori più decisivi del campionato, il “pendolo” della fluidità della Roma nelle ripartenze, nella capacità di sviluppare gioco in verticale. L’armeno poi è uno degli uomini più decisivi del campionato con 8 gol e 7 assist, ha messo lo zampino diretto in quindici reti dei giallorossi.

Dopo un periodo di sofferenza, a causa anche degli infortuni, sulla scia della Roma verticale di Fonseca sta tornando ad essere trascinante anche Lorenzo Pellegrini, autore di due gol consecutivi contro Bologna e Torino. Alla goleada contro i rossoblù Pellegrini poi ha contribuito anche con un assist.

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Il volto-copertina della dodicesima giornata è di Mattia Destro che ha applicato una delle storiche delle leggi del calcio: quella del gol dell’ex. Destro addirittura stavolta ha fatto doppietta e non accadeva da più di tre anni. Era il 22 settembre 2017, Destro giocava nel Bologna che grazie anche alla sua doppietta vinse 3-2 contro il Chievo Verona. L’allenatore dei clivensi era Maran, a distanza di tempo quindi Destro ha restituito il dolore di quella sera con la gioia di mercoledì sera, quando il Genoa ha fermato la capolista Milan.