Cavani squalificato, arriva la reazione del giocatore

Parla ancora Cavani. Dopo la squalifica di tre giornate, l’attaccante del Manchester United ha affidato ai social la sua reazione.

Dopo la bufera, sono arrivate le scuse. Per Edinson Cavani gli ultimi non sono stati giorni semplici. Le polemiche legate ad una sua battuta sui social, definita razzista, ha scatenato un putiferio che lo ha visto negativamente protagonista.

In molti si aspettavano un presa di posizione forte da parte della federazione inglese, vista la grande lotta che nel Regno Unito si porta avanti da anni proprio contro il razzismo. Seppur rappresentando una reazione definita da alcuni esagerata, alla fine la decisione è stata presa.

L’uruguaiano ha ricevuto tre giornate di squalifica e una multa di 110mila euro per aver scritto ‘negrito’ sui social, in risposta ad un amico in una stories su Instagram. Il giocatore ha provato a spiegare fin da subito il significato amichevole dell’espressione, senza però trovare successo.

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Edinson Cavani
Edinson Cavani – GettyImages

Cavani, le sue parole dopo la squalifica

Decisione forte nei confronti dell’ex giocatore del Napoli, con il Manchester United che dovrà rinunciare al suo campione per un po’ di tempo. Polemiche parzialmente sedate, con il ragazzo ha parlato anche dopo la squalifica.

Affidandosi nuovamente ai social, Cavani ha voluto chiedere scusa dopo la squalifica: “Non voglio proseguire questo momento negativo che mi coinvolge. Voglio condividere con voi la scelta di accettare la sanzione disciplinare che mi è stata imposta”, ha scritto Edinson.

“Chiedo scusa se ho offeso le perone con un’espressione che per me era un segno di affetto verso un amico e nient’altro”, ha provato a giustificarsi il giocatore.

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“Chi mi conosce sa che ho sempre cercato grande amicizia nelle mie relazioni. Apprezzo molto chi mi ha sostenuto, il mio cuore è in pace – ha proseguito sui social – perché so che mi sono espresso secondo la mia cultura e il mio modo di vivere”.

Insomma, Cavani ha accettato la squalifica che per alcuni poteva entità ben più corposa. Una lezione nel segno di una battaglia, quella per l’integrazione, che non ammette più nessuno scivolone.