Caso di razzismo in Bundesliga, la procura indaga su Union-Leverkusen

Episodio di razzismo in Bundesliga, protagonisti due giocatori di Union Berlino e Leverkusen. La Federcalcio tedesca ora sta indagando. 

Da mesi il tema del razzismo è entrato prepotentemente all’interno del panorama calcistico europeo. Il caso di Cavani, che ha fatto rumore in Premier League fino ad arrivare alla squalifica dell’attaccante uruguaiano. Poi il caso di Paris Saint Germain-Basaksehir, con il quarto uomo finito nell’occhio del ciclone.

La questione, ovviamente, è molto delicata ed ha animato tutto il 2020 non solo nel calcio. Visto come negli Usa si è affrontato il “black lives matter” e la risonanza che il movimento ha avuto anche nello sport (per esempio l’NBA), è chiaro che tutto il mondo è in costante mobilitazione per tenere a freno un fenomeno costantemente pericoloso.

L’Italia, si sa, è nota ormai da anni per episodi di razzismo che di recente hanno visto protagonisti giocatori come Koulibaly o Muntari, anche se riguardante situazioni con protagonisti i tifosi sugli spalti. Ora i tifosi non ci sono, ma sul campo su continua a respirare il razzismo in tante forme.

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Union Berlino-Bayer Leverkusen
Union Berlino-Bayer Leverkusen -GettyImages

Razzismo e l’ultimo episodio in Bundesliga

La Bundesliga ha cominciato il suo 2021 calcistico con il primo caso di razzismo, che sta ovviamente facendo discutere anche al di fuori dei confini nazionali. Il tutto avvenuto ieri, durante la partita tra Union Berlino e Bayer Leverkusen.

Protagonista Florian Hubner, giocatore dell’Union, che avrebbero offeso in maniera xenofoba il giocatore del Leverkusen Nadiem Amiri e le sue origini (i genitori sono afgani). Episodio che ha scatenato la rabbia del giocatore rossonero, il tutto denunciato nel post partita sia dal compagno di squadra Tah e confermato dallo stesso Amiri.

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La Federcalcio tedesca ha aperto un’indagine sull’accaduto, e nei prossimi giorni si avranno ulteriori elementi per capire cosa è successo. Intanto lo stesso Amiri avrebbe confermato di avere già accettato le scuse dell’avversario.