Ibra, il rimprovero e quella frase da non equivocare

Se parli con lui, non era una critica ma un dato di fatto. Soprattutto non era un alibi. Ma Ibrahimovic, da padre, qualcosa ha detto alla squadra

La sconfitta con l’Atalanta è stata meritata ed essere eletti campioni d’inverno, titolo virtuale che non regala trofei, è una magra consolazione. L’attaccante svedese è uscito sconsolato dal rettangolo verde di San Siro dopo lo 0-3 subito da una squadra che, ogni anno, si prenota, dalle retrovie, per un posto tra i grandi. Per Ibrahimovic le assenze si sono fatte sentire: “Sono stato lasciato solo e in campo c’era troppa inesperienza”. Queste le parole di Ibrahimovic, riportate da La Gazzetta dello Sport, a motivare un ko che ci può stare nell’arco di un campionato lungo e imprevedibile come questo che stiamo vivendo.

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Ilicic in rete dal dischetto
Ilicic in rete dal dischetto (Getty Images)

La rabbia di Ibrahimovic: le sue parole

Lo svedese, il leader, ne ha per tutti. Ma non parla alzano la voce né arrabbiandosi con qualcuno in particolare. Sa che il Milan è una squadra composta anche da giovani e una sconfitta ci può stare, magari è anche salutare. “Mancavano parecchi giocatori – le sue parole – e chi è entrato non aveva tanta esperienza e si è notato”. Il riferimento è globale, Ibra non fa nomi e non vuole che le sue parole vengano fraintese: “Non è un alibi”.

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Ora lo svedese vuole ripartire, tornando subito alla vittoria. Ibra crede allo scudetto ma sa anche che per conquistarlo bisognerà ridurre al minimo le battute d’arresto con Inter e Juventus pronte ad approfittarne. L’arrivo di Mandzukic, un alleato dell’esperienza, sarà un prezioso contributo per rincorrere uno scudetto che al Milan manca da troppo tempo.