L’Inter ribalta e porta a casa derby e quarti di finale, Milan tradito da Ibra

Gara ricca di emozioni, quella giocata stasera allo stadio Meazza e che ha visto uscire vincente l’Inter contro il Milan.

E’ l’Inter ad uscire vincitrice dal derby di Milan, valido per i quarti di finale di Coppa Italia. Una partita dove, possiamo dirlo tranquillamente, è successo davvero di tutto, fino anche al cambio di arbitro in corsa. Alla fine, però, l’ha sputata la squadra di Antonio Conte con meriti di grande caparbietà e determinazione.

Un primo tempo che ha visto l’Inter pronta a far male, ma con la fortuna evidentemente poco incline ad assistere i ragazzi di Conte. Occasioni d’oro per Lukaku, con Tatarusanu sempre pronto a farsi trovare presente.

Partita accesa, avvincente, che però ha trovato la sua svolta sui piedi di Ibrahimovic: un colpo da biliardo a sbloccare la partita, tiro sul palo lontano e portiere rossonero stavolta incolpevole di fronte all’ennesimo colpo di genio dello svedese.

Poi la scintille, la rissa quasi sfiorata tra le parti: un Lukaku inedito, infuriato si è scagliato contro lo svedese, accendendo quasi una sorta di rissa tra le parti. Il tutto che si è protratto fino all’ingresso negli spogliatoio all’intervallo.

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Ibrahimovic in campo
Zlatan Ibrahimovic (GettyImages)

Inter-Milan, prima il rosso ad Ibra e poi il ribaltone

Ibrahimovic protagonista a ridosso dell’intervallo, ma anche ad inizio ripresa. Dopo l’ammonizione subita in seguito alle scaramucce con Lukaku (anche lui ammonito), si lascia cacciare fuori per un doppio giallo che si tramuta, ovviamente, in rosso.

Un Milan messo, cosi, messo in seria difficoltà proprio dal suo leader, dando modo all’Inter di prendere il largo. A lanciare ancora di più i nerazzurri, poi, il fallo di Leao in area su Barella: calcio di rigore, e dal dischetto la firma proprio di Lukaku a rimettere sul pari la partita.

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Da lì un Inter arrembante, che è andata a spendere più di una volta contro un vero e proprio muro innalzato dal portiere Tatarusanu, in gran spolvero. A sbloccare tutto, però, il gioiello inventato da Christian Eriksen: un calcio di punizione al bacio, per il quale stavolta il portiere nerazzurro non poteva nulla.