Cosa è successo nell’incontro tra De Laurentiis e Gattuso – ANews

Gennaro Gattuso è in uno dei momenti più difficili della sua avventura napoletana, nella serata di ieri, però, ha incassato la fiducia del presidente con un tweet sul profilo del club.

Il presidente De Laurentiis, con il vicepresidente Edoardo, l’amministratore delegato Andrea Chiavelli si è recato all’Hotel Britannique, dove la squadra è in ritiro prima della sfida contro lo Spezia, valida per i quarti di finale di Coppa Italia.

De Laurentiis ha incontrato Gattuso, lo staff tecnico e la squadra, si è fermato anche a cena in albergo e ha avuto un colloquio molto importante chiedendo una reazione alla squadra ma allo stesso tempo dimostrando fiducia da “pater familias”.

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De Laurentiis conferma Gattuso e salda il discorso stipendi

Il presidente De Laurentiis ha chiesto alla squadra di limare gli alti e bassi nel rendimento, ha ribadito la fiducia nelle qualità dell’organico di riportare il Napoli in Champions League, un obiettivo ancora più importante in una fase internazionale così delicata a livello economico. Una serata di pace che dovrà essere confermata dalle prestazioni e dai risultati affinchè il clima di serenità permanga con continuità.

Oltre alle parole ci sono i fatti, De Laurentiis ha annunciato alla squadra di aver saldato gli stipendi di novembre e dicembre, le regole federali consentono di poter pagare le mensilità del 2020 entro il 16 febbraio. Il patron del Napoli l’ha fatto quasi venti giorni prima.

Gattuso ha ottenuto la piena fiducia ma il rinnovo non è più un argomento d’attualità in questo momento, eppure l’accordo era stato raggiunto. A fine ottobre De Laurentiis ha trascorso tre giorni a Castel Volturno, aveva la missione di arrivare al rinnovo di Gattuso. L’intesa fu raggiunta con una stretta di mano confermata da entrambe le parti in causa: contratto fino al 2023 con ingaggio migliorato e senza penali.

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Il rinnovo, però, è rimasto nel cassetto, i contratti sono stati studiati dagli avvocati sia di Gattuso che di De Laurentiis ma non si è mai andati avanti perchè il calcio vive sotto la legge dei risultati.

Rino Gattuso preoccupato
Gattuso (Getty Images)

Napoli, il rendimento è una parabola. Gattuso sceglie il 4-3-3 contro lo Spezia

Il Napoli ha avuto una parabola nel suo rendimento, gli azzurri hanno giocato 26 gare ufficiali. Nelle prime tredici sfide Insigne e compagni hanno incassato solo tre sconfitte tenendo sei volte la porta inviolata e subendo solo dieci gol. Nelle successive tredici, i ko sono stati cinque, con 18 gol subiti e solo due i clean-sheet, nelle goleade contro Crotone e Fiorentina.

Al Maradona oggi arriva lo Spezia, un avversario che ricorda la beffa del 6 gennaio, una mazzata pesante a livello mentale per come arrivò la sconfitta, con 30 tiri verso la porta avversaria e tante occasioni sprecate.

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Oggi in palio c’è la semifinale di Coppa Italia contro l’Atalanta ma anche una reazione necessaria della squadra. Gattuso pensa al 4-3-3 facendo rifiatare gli uomini più stanchi: Di Lorenzo, Bakayoko e con l’attacco in cui c’è da adattarsi all’analisi delle condizioni fisiche. In difesa torna la coppia Manolas-KoulibalyDemme è pronto a fare il vertice basso con Elmas e Zielinski a sostegno.

Hirving Lozano riflette
Hirving Lozano (Getty Images)

Emergenza attacco, Gattuso pensa a riproporre Lozano centravanti

Petagna soffre per un problema al polpaccio e un affaticamento ai flessori, Mertens non è ancora al 100%, ha dato buoni segnali in allenamento ma dovrebbe essere impiegato a gara in corso. C’è bisogno ancora di un po’ di tempo per rivederlo al massimo della condizione.

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Osimhen a Verona è tornato in campo dopo due mesi e mezzo di stop e tanti momenti tempestosi: la lussazione anteriore alla spalla destra, i problemi ai nervi del braccio e il Covid-19. Probabilmente Victor anche stasera strapperà uno spezzone di gara, ha bisogno di fiducia per ritrovare la condizione, sta ancora lavorando sulla sensibilità della mano destra.

Gattuso, dopo la beffa con la partita di campionato dominata e persa contro lo Spezia, s’affida di nuovo a Lozano al centro dell’attacco con Politano e Insigne ai suoi fianchi. La squadra di Italiano ha una linea difensiva lenta, che soffre la mobilità, se viene attaccata in profondità con combinazioni rapide, il Napoli proverà a farlo come è accaduto il 6 gennaio.