Le quattro spine da cui il Milan non vuole essere punto (sì, c’è Ibrahimovic)

Il Milan, protagonista a gennaio, ora guarda al futuro e ha quattro spine da cui tenersi alla larga (c’è anche Ibrahimovic): le mosse di Maldini 

Ancora primo in classifica, superato il mese di gennaio il Milan si gode i tre punti contro il Bologna e il primato davanti a Inter, Roma e Juventus. La squadra di Pioli può ora approfittare di due settimane tipo di allenamenti, dopo l’eliminazione in coppa Italia, in attesa della ripresa dell’Europa League in programma il 18 febbraio.

Gli impegni contro il Crotone e Spezia potranno essere preparati al meglio e, con il mercato chiuso, Paolo Maldini potrà concentrarsi sulle quattro potenziali spine da cui i rossoneri non vogliono farsi pungere. Si tratta di quattro situazioni potenzialmente delicate e per le quali è arrivato il momento delle decisioni: i rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu sono l’urgenza, quello di Ibrahimovic potrà diventarlo, per Romagnoli, invece, c’è ancora un po’ di tempo.

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Ibrahimovic si rammarica
Ibrahimovic si rammarica (Getty Images)

Milan, da Donnarumma a Ibrahimovic: è il momento della verità

Si parte dai rinnovo di Donnarumma e Calhanoglu: entrambi vogliono restare al Milan, per entrambi manca l’accordo economico. Per il portiere Raiola chiederebbe 10 milioni l’anno, una clausola da 30 milioni senza Champions e una durata non eccessiva: richieste che non convincono la società che si è spinta fino ad un ingaggio da 7 milioni. Per il turco distanze meno pesanti e accordo più vicino.

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Superate le due urgenze, toccherà parlare anche del futuro di Ibrahimovic. Lo svedese ha dimostrato di essere ancora decisivo, ma tocca vedere la voglia che avrà di continuare e quella del Milan di affidarsi ancora alla sua (ingombrante) presenza. Per il numero 11 c’è anche da capire quel che accadrà con le indagini Figc per lo scontro con Lukaku. Poi toccherà al capitano: Romagnoli è in scadenza nel 2022 ed è forse il caso meno urgente. Quattro spine per il Milan e la voglia di non farsi pungere: ci riuscirà Maldini?