Dopo Benitez, un altro nome che appartiene al passato del Napoli è tornato al centro del dibattito dopo le tensioni con Gattuso: si tratta di Maurizio Sarri.
La premessa è che mercoledì sera il Napoli affronterà l’Atalanta per la semifinale d’andata di Coppa Italia, in panchina ci sarà Gennaro Gattuso, De Laurentiis anche nei giorni successivi alla sconfitta di Verona non è mai andato oltre dei contatti esplorativi.
La rottura con Gattuso c’è stata, il rinnovo è stato congelato e la delusione manifestata dall’allenatore a Sky dopo la vittoria contro il Parma dimostrano che nel Napoli permane un’atmosfera da separati in casa.
De Laurentiis vuole arrivare con Gattuso fino a fine stagione, non ha intenzione di esonerarlo e Ringhio, come ha dichiarato anche in un’intervista, non vede assolutamente motivi per pensare alle dimissioni.
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De Laurentiis-Sarri, solo un contatto
Maurizio Sarri al Napoli ha scritto pagine di storia, ha garantito un gioco meraviglioso, risultati e soprattutto plusvalenze impressionanti attraverso la valorizzazione dei calciatori: basta pensare ad Higuain e Jorginho.
De Laurentiis, che per il futuro immagina di tagliare il monte ingaggi e puntare su giovani interessanti, ha pensato di esplorare anche la situazione di Sarri per il futuro.
L’ex allenatore della Juventus non ha chiuso la porta all’idea del ritorno ma dai primi approcci le parti non hanno dato la sensazione che ci siano i margini per un’intesa.
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Sarri attualmente è ancora sotto contratto con la Juventus con un ingaggio di 6 milioni di euro netti a stagione, una cifra fuori portata per il Napoli che, con il rinnovo rimasto nel cassetto, avrebbe garantito a Gattuso uno stipendio di 2,2 milioni di euro.
C’è anche un altro ostacolo: Sarri a Napoli aveva un grande rapporto con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, anche lui coinvolto nelle critiche di De Laurentiis per il rendimento degli acquisti compiuti ed ovviamente escluso dai contatti esplorativi del presidente con altri allenatori.