Primavera, “rissa” in campo tra Torino e Fiorentina

Torino e Fiorentina si sono affrontate stamane per l’undicesima giornata del campionato Primavera 1 ma a metà del secondo tempo durante la partita c’è stata una rissa con tre espulsi.

La Fiorentina ha vinto 1-0 grazie al gol di Milani, bravo a capitalizzare un assist di Spalluto. L’inerzia abbastanza serena della gara di Volpiano si è trasformata al 60′, quando si sono accese le tensioni.

Galeotto fu un fallo di reazione del centrocampista del Torino su Karamoko sul terzino sinistro della Fiorentina Frison, subito individuato dall’arbitro che ha sventolato il cartellino rosso all’ex Chievo Verona. Si è accesa la rissa, Agostinelli è parso il più nervoso nella reazione della Fiorentina ed è stato espulso così come il suo allenatore Alberto Aquilani.

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Il calcio giovanile e le scene che non vorremmo mai vedere

Non siamo moralisti, la tensione e l’adrenalina in una partita di calcio possono essere esplosive, può capitare a tutti di perdere il controllo.

La “rissa” di Volpiano, i quattro minuti di parapiglia generale in diretta televisiva appartengono a ciò che non vorremmo mai vedere sul terreno di gioco in gare di calcio giovanile.

Ci sono anche storie che si intrecciano nelle gare, come quella del terzino destro della Fiorentina Bianco. Il Torino non ha creduto in lui, l’ha rilanciato il Chisola prima che ci puntasse la Fiorentina, società in cui è riuscito a strappare anche una convocazione in prima squadra contro l’Inter.

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È molto più romantica l’immagine di Aquilani che, espulso, ha seguito la gara alle spalle della panchina dietro la rete che delimita il campo come un leone in gabbia.

In questo momento si pensa a portare a termine la partita nel migliore dei modi, a conservare il vantaggio anche in dieci contro dieci ma siamo convinti che alla ripresa degli allenamenti per entrambe le squadre ci sarà una sessione educativa.

L’allenatore della Primavera del Torino Marco Sesia insisterà sulla mentalità di Karamoko, gli farà digerire la squalifica insegnandogli che dare un calcetto all’avversario non è eticamente corretto, non è un gesto sportivo e può complicare ancora di più le partite.