“Ibrahimovic è scomparso”: l’ultima bordata al Milan

Il Milan del 2021 fa molta fatica a ripetersi e a convincere i propri tifosi come nel 2020. Al centro della scena resta però Zlatan Ibrahimovic. 

Per realizzare che il Milan visto nel 2021 non ha nulla da spartire con quello ammirato nell’anno solare precedente, concluso con un’incredibile cavalcata da record in vetta alla classifica di Serie A, competizione durante la quale i rossoneri sono rimasti imbattuti per più di un girone effettivo, non serve un esperto di calcio.

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Il bello dello sport in generale è che “l’esperto” non serve mai veramente, ognuno è libero di esprimere la propria opinione e di condividere la propria analisi. Non si prevede scarsità di persone che esprimono la propria opinione in ambito calcistico in un futuro prossimo. Tornando all’argomento iniziale però, è quasi fattuale sostenere che qualcosa al Milan si sia rotto: forse qualche giocatore di troppo, forse gli equilibri all’interno dello spogliatoio, magari addirittura a livello tattico, con la squadra che continua imperterrita ad affidarsi allo stesso modulo, pur cambiando gli interpreti. È innegabile che due vittorie nelle ultime otto partite sia un ruolino di marcia che mal si addice ad una squadra che lotta per obiettivi importanti come la qualificazione alla prossima Champions League o la prosecuzione del cammino europeo in Europa League.

Il Milan del 2021 sembra stanco ma non può permettersi di riposare

ibrahimovic stella rossa
Ibrahimovic in azione contro lo Stella Rossa (Getty Images)

A mancare in casa rossonera, oltre ai risultati, sono state le prestazioni: tralasciate partite complesse come i Derby (Inter e Atalanta) o la sconfitta con la Juventus, nemmeno la doppia prestazione con la Stella Rossa di Stankovic può essere valutata positivamente, nonostante sia valsa la qualificazione al turno successivo. Altre partite, come quella con lo Spezia nella sfida persa 3-0, hanno cominciato a far suonare qualche campanello d’allarme di una tifoseria che fino ad oggi ha seguito la propria squadra orgogliosamente, ma che rischia di cascare di peso nella realtà immaginata pre stagione.

Si diceva che nello sport e nel calcio le opinioni non mancano. Ebbene molti tifosi, esperti e non, sembrano in questi giorni vedere un nesso marcato fra le prestazioni della squadra e quelle dell’uomo simbolo Zlatan Ibrahimovic, leader della squadra, portatore dell’esperienza e del carattere necessari a raggiungere le altitudini fino a qui toccate, ma allo stesso tempo responsabile quando la squadra sembra mancare proprio di quei tratti distintivi.

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Il giornalista sportivo Tony Damascelli è intervenuto ai microfoni di ‘Radio Radio’ per parlare della situazione che coinvolge i rossoneri ed è sembrato schierarsi nel team anti Ibra: Quando arriva il momento decisivo, lui non c’è mai. Guardate la sua carriera: ha giocato in grandi squadre, ma ha conquistato solo l’Europa League con il Manchester United senza giocare la finale perché era infortunato. Per il resto a livello internazionale non ha vinto niente pur avendo vestito le maglie dei club più importanti d’Europa: dalla Juventus all’Inter, dal Barcellona al Milan, fino al Paris Saint-Germain. Quest’anno nelle partite decisive è sempre stato ‘assente’ in campo: dal derby di Coppa Italia alla sfida che valeva il primo posto in campionato con l’Inter e anche ieri in una gara da dentro o fuori con la Stella Rossa. In questo momento i big dovrebbero prendere in mano il Milan e Zlatan è scomparso! Nessuno mette in dubbio la professionalità di Ibra, ma anche questa cosa di Sanrermo è un segnale negativo”. Riuscirà Zlatan a far fronte alla nuova ondata di critiche, evitando che sia proprio questa ad accelerare il termine della sua straordinaria carriera?