Buffon si dà una data di scadenza e lascia in sospeso il rinnovo

Buffon ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano inglese The Guardian e si è pronunciato sulla possibilità di continuare a giocare

”Dicono che quando si raggiunge la mia età, il declino avviene tutto in una volta, da un momento all’altro. Non ci credo. Sento quello che provo e le sensazioni che provo dentro di me non mi fanno pensare che ci sarà un crollo veloce”. Gianlugi Buffon non pensa, per ora, di lasciare il calcio giocato, nonostante un contratto in scadenza a giugno e notizie di un rinnovo che, al momento, non giungono dall’ambiente bianconero.

Il campione del mondo ha rilasciato un’intervista al giornale inglese The Guardian, dove ha parlato del suo futuro da giocatore: ”Nella mia testa c’è davvero un ultimo segnale di stop, un limite massimo, che è giugno 2023. Questo è il massimo. Ma potrei anche smettere tra quattro mesi”.

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Buffon abbraccia Pirlo
Buffon e Pirlo (Getty Images)

La questione rinnovo e il rapporto con Pirlo

Buffon si è poi soffermato sulla questione rinnovo che tarda ad arrivare: ”Se non dovesse arrivare il rinnovo a fine stagione? Ho imparato che nulla è certo nella vita”.

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Il portiere che in questa stagione ha collezionato dieci presenze, di cui una sola in Champions,  ha continuato l’intervista parlando anche del rapporto con il suo allenatore-amico Andrea Pirlo: ”La mia amicizia con Pirlo è molto lontana. In pratica io, lui e Gattuso ci conoscevamo dal 1993. Abbiamo avuto la fortuna e la capacità di condividere la vittoria di un Mondiale, credo davvero che abbia sigillato il nostro rapporto. Non la nostra amicizia. Non giudichi un’amicizia vincendo i Mondiali, ma ha sigillato un legame. Ci ha dato una comprensione condivisa che non potrà mai essere spezzata. Di fronte ad altre persone, sarà sempre ‘Mister’. Questa è una questione di ruoli, una questione di rispetto, una questione di intelligenza. Finché siamo qui, lui ha un ruolo e io un altro. Quando lasciamo questo posto o usciamo insieme, allora possiamo essere Gigi e Andrea”.

La lunga chiacchierata con il quotidiano inglese si è conclusa con la voglia e la certezza di dare sempre il 100% di se stesso: ”Quando sbaglio in una partita, onestamente, mi sento molto a disagio. Solo totalmente sconvolto. Sono abituato ad aspettarmi il massimo da me stesso, quindi se non riesco a fare le cose perfettamente provo questo enorme imbarazzo”.