“E’ giusto che il Milan perda lo scudetto”

Il Milan fermato sul pareggio dall’Udinese e oggi l’Inter può scappare: critiche ai rossoneri anche per la presenza di Ibrahimovic a Sanremo

Ancora un mezzo passo falso per il Milan ed ora lo Scudetto diventa sempre più lontano per i rossoneri. Contro l’Udinese il gol di Kessie allo scadere su calcio di rigore ha evitato la sconfitta, ma non è certo una buona notizia in ottica tricolore. L’Inter questa sera contro il Parma può volare a +6 e mettere una importante ipoteca sulla vittoria del campionato. Il tutto arriva proprio nella settimana in cui i rossoneri fanno i conti con l’assenza di Ibrahimovic per infortunio e impegnato con il Festival di Sanremo.

Proprio la partecipazione del bomber svedese alla rassegna canora non ha mancato di provocare polemiche, anche forti, ma la società non ha mai voluto seguire le scie. Ora però con i risultati sul campo che hanno voltato le spalle a Pioli, il tormentone torna con tutta la sua forza. Così c’è chi ritiene “giusto” che i rossoneri non vincano e cedano il passo ai cugini nerazzurri.

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Ibrahimovic a Sanremo
Ibrahimovic con Amadeus (Getty Images)

Sconcerti: “Ibra a Sanremo e il Milan perde la strada: cattiva satira”

Così Mario Sconcerti sul ‘Corriere della Sera’ analizza il momento del Milan e non risparmia un duro attacco alla squadra di Pioli. Il nodo centrale delle sue accuse è ovviamente la contraddizione tra Ibrahimovic che ride a Sanremo e la squadra che arranca in campo. Lo svedese ieri non avrebbe potuto comunque essere a disposizione per infortunio ed ha assistito alla gara dagli spalti di San Siro.

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Ma ciò non basta a Sconcerti che parla di “contraddizione troppo forte” vedere “Ibrahimovic che recita un copione per far ridere la gente mentre il Milan dall’altra parte perde la strada”. Il giornalista arriva a dire che “questo non è calcio”, parla di “cattiva satira” e conclude con una frase che non farà piacere al popolo rossonero: “In queste condizioni è giusto perdere, non si è da scudetto”. Giudizio netto ed ora toccherà al campo dare il suo sindacabile verdetto.