L’Atalanta sbaglia troppo e si inchina al Real, addio Champions

L’Atalanta saluta la Champions League e si inchina al cospetto del Real Madrid, tanti errori per la squadra di Gasperini. 

La Champions League è una competizione dura, dove serve dare il massimo e sbagliare il minimo per provare ad andare avanti quanti più possibile. Se poi di fronte ci si ritrova una corazzata come il Real Madrid, il margine di errore di riduce praticamente a zero. Ne era consapevole Gianpiero Gasperini, che ha avvisato sicuramente i suoi in vista del match contro gli spagnoli. La consapevolezza, però, non è servita alla Dea che al cospetto dei blancos ha ceduto il passo sbagliando tanto, troppo, dando cosi modo agli avversari di poter approfittare di quegli errori decisivi.

Insomma, l’Atalanta poteva fare di più? Sicuramente, ed è chiaro che la volontà della squadra nerazzurra di sicuro era quella di giocarsela, provare a riaprire un discorso qualificazione messo già in discussione all’andata, quando la compagine madrilena si è imposta al Gewiss Stadium.

Cosi l’errore di Sportiello nel primo tempo è stato fatale, un regalo che Modric ha raccolto con piacere, apparecchiando per Benzema che ha poi trovato la strada dell’1-0. Nonostante la disperazione del portiere, era noto che strafalcioni di questo tipo, contro il Real Madrid, non te li puoi concedere.

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Real Madrid ed Atalanta in campo
Real Madrid-Atalanta (GettyImages)

L’Atalanta si inchina al Real, non basta Muriel

Nel primo tempo la squadra bergamasca non ha neanche accettato di netto il ruolo della vittima sacrificale, arrivando anche a creare qualche grattacapo dalle parti di Courtois. Poi l’errore di Sportiello, e l’intervallo diventato spartiacque della partita.

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Si, perchè nella ripresa l’Atalanta non è quasi mai riuscita a rimettersi su un binario giusto, sulla stessa alta velocità sulla quale viaggia (sempre) il Real Madrid. Poi un altro pasticcio, stavolta con Vinicius che ha portato Toloi (con una giocata delle sue) al fallo da rigore. Mazzata pesante, certificata da Sergio Ramos che dal dischetto ha firmato quel 2-0 che sa di sentenza.

Dopo una fase di passeggio e apparente resa, la punizione di Muriel ha poi provato a rimettere in piedi il discorso qualificazione, praticamente chiuso un minuto dopo da Asensio per il 3-1 finale. Un’Atalanta che, cosi, saluta la Champions con qualche rammarico di troppo, cedendo il passo ad un Real che di contro di candida per arrivare fino in fondo.