Superlega, cosa rischiano i 12 club? La Uefa ha deciso

E’ arrivata la decisione da parte della Uefa per i 12 club fondatori della Superlega: è appena terminata la videocall del Comitato Esecutivo

La Uefa ha deciso: al momento, non ci sarà alcuna sanzione ai dodici club fondatori della Superlega. Si è appena riunito, in videocall, il Comitato Esecutivo, che si è confrontato, tra le altre cose, sulle possibili conseguenze per le società coinvolte nella neonata (e già sospesa, al momento) competizione internazionale con a capo Perez, presidente del Real Madrid, scortato da Agnelli, numero uno della Juventus.

Nessuna società rischia nulla, per il momento, anche se l’idea della Uefa, a quanto pare, è quella di non archiviare la questione, ma di riparlarne in futuro, magari adottando delle misure inedite per colpire i club protagonisti di questa “rivoluzione” non andata a buon fine.

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Superlega Ancelotti scherzo
Agnelli (GettyImages)

Superlega, la decisione della Uefa

Per intenderci, è salva la posizione di Real Madrid, City e Chelsea, semifinaliste di Champions League: nessuna sanzione, nessuna punizione, nessun rischio. Di sicuro, però, ci sono questioni sospese che presto andranno risolte. La Superlega è nata perché i dodici club coinvolti sono convinti che ci sia bisogno di rivoluzionare l’attuale sistema calcio in Europa. Nel comunicato di martedì notte, Perez ha lasciato intendere che la volontà d’inseguire un nuovo modello resta, ma bisognerà riorganizzarci per la miglior soluzione possibile.

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Presto bisognerà sedersi per discuterne, magari modificando l’attuale format, anche se la Uefa ha da poco annunciato novità per le edizioni dal 2024 in poi (le squadre, ad esempio, passeranno da 32 a 36). Alla base della discussione la richiesta, da parte dei dodici club, di aumentare gli introiti dividendoli in modo differente. Servirà buon senso e diplomazia per evitare una nuova rottura. Mediatica e non solo.