Scaroni graziato dalla Lega, dimissioni rifiutate

Il presidente del Milan Paolo Scaroni presenta le proprie dimissioni alla Lega calcio in seguito alla vicenda della Superlega.

Sono passate ormai alcune settimane dall’esplosione del caso Superlega, ovvero il tentativo fallito da parte di dodici fra i club calcistici più potenti e riconosciuti a livello mondiale di creare un campionato elitario, nel nome di una nuova era di spettacolo a scapito, probabilmente, dello spirito di competizione.

Tutte le news sulla SERIE A e non solo: CLICCA QUI!

Il colpo di coda delle 12 società “fondatrici” ha scatenato una reazione forte da parte dei vertici di UEFA e FIFA, ma soprattutto ha trovato una incredibile opposizione dei tifosi, non ultimi quelli delle stesse squadre coinvolte nell’operazione, che si è dunque conclusa rapidamente (per ora) in un nulla di fatto.

In Italia, solo Marotta non ha presentato dimissioni formali dalla Lega

paolo scaroni beppe marotta
Dopo le dimissioni di Scaroni, si attendono solo quelle di Giuseppe Marotta (Getty Images)

Non sono però mancate le conseguenze al tentativo di colpo di stato. Come in una rivoluzione settecentesca, sono cadute teste. Parlando strettamente del calcio italiano, le dimissioni dal board della Lega Calcio da parte del presidente della Juventus e vicepresidente del progetto Superlega Andrea Agnelli sono state immediate quanto inevitabili, così come quelle del presidente dell’Inter Steven Zhang dall’Eca, l’associazione che rappresenta i club a livello europeo.

LEGGI ANCHE >>> Il Napoli conosce molto bene il futuro attaccante della Roma

È giunta oggi notizia del fatto che anche il presidente del Milan Paolo Scaroni aveva inviato, a fine Aprile, la propria lettera di dimissioni alla Lega, che non ha accettato. Questo significa che l’unico a non aver fatto un passo indietro ufficiale è l’AD interista Giuseppe Marotta il quale, secondo alcune voci di corridoio, ci avrebbe pensato su per un breve lasso di tempo. Gli strascichi di questa vicenda sono destinati a durare, aspettiamoci quindi cambi all’interno dei quadri dirigenziali delle associazioni di club.