Roma, Mourinho nuovo re della capitale: c’è chi dice no

Il nuovo tecnico della Roma Mourinho è stato punzecchiato da alcuni uomini del mondo del calcio: da Lo Monaco a Capello passando per Di Canio

Alla notizia dell’arrivo di José Mourinho sulla panchina giallorossa, la sponda giallorossa di Roma è stata attraversata da un brivido caldo. L’allenatore portoghese ha innescato l’entusiasmo di gran parte della tifoseria, stregata dal colpo realizzato dai Friedkin. Il tecnico del “triplete” dell’Inter ha un appeal mediatico pari a pochi, non a caso il suo arrivo per portata dell’operazione è stato paragonato a quello di Fabio Capello sul finire degli anni Novanta. Da allora sono passati tanti anni ma nessun altro allenatore era stato in grado di accendere l’entusiasmo della gente allo stesso modo. Mourinho tornerà a essere il principale “personaggio” della serie A. Su questo nessuno ha dubbi. L’operazione mediatica condotta dalla Roma, che ha sorpreso l’intera stampa nazionale (indirizzata verso Sarri), è stata stratosferica. I giallorossi hanno comunicato nella stessa giornata la fine del rapporto con Paulo Fonseca al termine della stagione. In molti si sono chiesti perché comunicarlo in prossimità di una partita così importante come quella in programma questa sera contro il Manchester United. Quando così è cominciato a serpeggiare certo malumore per lo scarso tempismo, i giallorossi hanno dato in pasto ai media la notizia che ha fatto il giro del mondo. Dell’addio di Fonseca a quel punto non si è più ricordato nessuno.
Nonostante ciò, c’è anche chi non è d’accordo con la scelta operata dalla Roma riguardo alla figura scelta per intraprendere il nuovo progetto.

Tutte le news sulla SERIE A e non solo: CLICCA QUI!

Capello parla al microfono in un recente evento
Capello (Getty Images)

Roma, c’è chi ha perplessità su Mourinho: le reazioni da Lo Monaco, Di Canio e Capello

A “Radio Punto Nuovo” è intervenuto il dirigente sportivo Pietro Lo Monaco, acerrimo nemico di Mourinho. “Roma è difficile sotto tanti aspetti. Non a caso l’ultimo ad aver vinto è stato un uomo con la personalità di Fabio Capello. Per i soldi che guadagna è scarso, non esprime concetti tecnico-tattici che un allenatore importante deve dare alla sua squadra. Gli ultimi risultati sono lampanti”.
Ha fatto molto discutere l’audio circolato via Whatsapp di Paolo Di Canio, che rivolgendosi a un amico, sminuiva l’arrivo di Mourinho alla Roma: “Avete preso il peggio che c’è in questo momento. Come allenatore è finito. Ha ottenuto tre esoneri in quattro anni, cacciato da tutte le parti”. L’ex capitano della Lazio ha voluto però chiarire attraverso il “Corriere dello Sport”: “Quell’audio fa parte di altri 6-7 messaggi in cui dico altre cose positive sul portoghese, in contraddizione con quanto si sente nel file”. E poi ha spiegato: “Mou ha perso appeal. Non mi sembra abbia più la forza per stare 24 ore al giorno al top level. Resta comunque un allenatore che può darti due posizioni in più. La sensazione è che non ha più quell’energia e quella pazienza per creare gli ambienti alla Mourinho“.

Sul tecnico portoghese si è espresso pure Fabio Capello: “Per vincere non basta l’allenatore, servono anche i calciatori”, ha detto a “La Presse” l’ultimo protagonista di uno scudetto della Roma.

LEGGI ANCHE >>> Roma, il primo obiettivo di Mourinho ha già un nome e un cognome

Capello ha poi aggiunto: “Roma è una piazza difficile e lui in questo tipo di ambienti si esalta. Mi auguro per i tifosi giallorossi che possa ripetere quanto fatto all’Inter“.