Boniperti, che retroscena: la multa da 5 milioni inflitta a Di Canio

Paolo Di Canio ha raccontato a Sky Sport un aneddoto che spiega bene lo stile Juventus di Giampiero Boniperti.

Il mondo del calcio italiano piange la scomparsa di Giampiero Boniperti. L’ex giocatore e presidente della Juventus è deceduto all’età di 92 anni, portando con sè tanta nostalgia e tanti ricordi del calcio che fu. Boniperti ha giocato con la maglia della Juventus  dal 1946 al 1961, giocando 443 partite dove ha segnato 178 gol. Mentre dal 1971 al 1990 ne è stato anche il presidente.

Boniperti era l’icona del famigerato ‘stile Juventus’, e nella giornata di oggi si sono susseguiti omaggi e ricordi per lui. Da Del Piero a Capello, tutti hanno voluto omaggiare una delle figure più importanti del calcio italiano. Anche Paolo a Di Canio, ex giocatore di Lazio e Juventus, ha voluto ricordare, a ‘Sky Sport’, Giampiero Boniperti:

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Di Canio parla con Lippi
Di Canio e Boniperti (Getty Images)

Paolo Di Canio ricorda Giampiero Boniperti

“Boniperti? Con lui ho capito cosa fosse la Juventus. Era un signore, ma anche rigoroso. Battemmo il PSG ed ottenemmo la qualificazione alla finale di Coppa Uefa, festeggiammò la sera e prendemmo l’aereo per tornare a Torino il giorno dopo. Tornammo tutti in giacca e cravatta, una volta arrivati a Caselle allentai per un attimo il nodo della cravatta. Ebbene, a fine mese notai che nel mio stipendio furono detratti 5 milioni di lire”.

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Paolo Di Canio ha proseguito il racconto: “Chiamai la segretaria per sapere del perché e lei mi disse della multa.  Chiesi spiegazioni a Giampiero Boniperti che mi rispose: ‘Signor Di Canio, aveva la cravatta slacciata all’arrivo all’aereoporto’. Da quell’istante non mi slaccio pù una cravatta.