“Mi arrabbio”: il paragone che l’agente di Immobile non digerisce

Immobile nel mirino dei tifosi dopo le brutte prestazioni contro Belgio e Spagna. Il suo agente lo difende: “Non deve dimostrare nulla”.

Due gol ma anche tante critiche. Ciro Immobile è, tra gli azzurri, quello che sta maggiormente dividendo i tifosi. Dopo le buone prestazioni fornite durante la fase a gironi, condite dalle reti segnate alla Turchia e alla Svizzera, l’attaccante della Lazio non è più riuscito a ripetersi dagli ottavi di finale in poi. Contro il Belgio, addirittura, in molti lo hanno ritenuto il peggiore in campo e pure nella sfida che ha visto l’Italia prevalere sulla Spagna il suo contributo è stato insufficiente. 

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Immobile tira
Ciro Immobile (Getty Images)

Immobile nel mirino dei tifosi ma il suo agente lo difende

La speranza di tutti è che Immobile riesca a sbloccarsi nella finale di domenica ma intanto a difenderlo, intervenendo a ‘Radio Radio’, è stato il suo procuratore Alessandro Moggi. “Sento molte volte tirare fuori nomi di attaccanti del passato che in tutta la carriera avranno fatto, se tutto va bene, un quinto dei gol che ha fatto Ciro e trovo la cosa ormai stucchevole. Non ha bisogno di dimostrare niente – ha detto – ha già dimostrato in tutta la sua carriera ed è oggettivamente al vertice di tutti i giocatori italiani del ruolo negli ultimi anni”.

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Il procuratore, in particolare, chiede più considerazione nei confronti del proprio assistito in virtù dei numeri che stanno caratterizzando la carriera della punta. “Mi arrabbio perché se Immobile fa due gol a partita va tutto bene e nessuno lo esalta, mentre se per qualsiasi motivo non riesce a buttarla dentro diventa il problema della Nazionale italiana perché questo è ciò che leggiamo ormai da anni. E quando leggo dei giornalisti – ha detto Moggi – che tirano fuori attaccanti che hanno fatto 30-40 gol in carriera e che vengono riportati a galla come se fossero coloro che migliorerebbero le prestazioni dell’Italia, penso che ci sia qualcuno che non è in buona fede quando scrive e quindi mi sono un po’ agitato nel merito”.