Non solo l’addio di Messi: ora il Barça è furioso con la Liga

Il Barcellona, come il Real Madrid, critica l’accordo tra la Liga e il fondo CVC: “Compromette i diritti tv del club per 50 anni”

Serata decisamente movimentata in casa Barcellona. Non c’è solo l’annuncio della separazione con Leo Messi, per il quale il club blaugrana ha dato sostanzialmente la colpa alla Liga e al suo nuovo salary cap.

I catalani, poche ore più tardi, hanno aperto un altro fronte di polemica con la stessa Liga: in un comunicato molto polemico, viene infatti espressa la contrarietà all’accordo preliminare siglato tra l’organizzazione del calcio professionistico spagnolo, guidata da Javier Tebas, e il fondo di investimento CVC Capital Partners.

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Javier Tebas con le mani sulle ginocchia
Javier Tebas (Getty Images)

Il Barcellona attacca l’accordo tra Liga e CVC: “Compromette il futuro del club”

Tale accordo prevede la cessione del 10% delle quote della Liga alla società britannica a fronte di un corrispettivo di 2,7 miliardi di euro, che consentirà di finanziare piani di sviluppo a lungo termine.

Nel corso della giornata anche il Real Madrid aveva duramente criticato l’operazione, che deve ancora ricevere l’approvazione da parte dell’assemblea dei club. Approvazione che, a questo punto, non appare più così scontata.

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Ecco il testo del comunicato del Barcellona:

“Il Barcellona ritiene che l’operazione che è stata resa pubblica non sia stata sufficientemente discussa con i club (proprietari dei diritti tv); che il suo importo non sia congruente con gli anni di durata e che l’accordo condizioni parte dei diritti audiovisivi di tutti i club per i prossimi 50 anni.

Il club ritiene inappropriata la firma di un contratto di mezzo secolo considerate le incertezze che circondano sempre il mondo del calcio. Le condizioni del contratto di cui parla LaLiga compromettono il futuro del Barcellona in materia di diritti audiovisivi.

Vogliamo mostrare la nostra sorpresa nei confronti di un accordo portato avanti da LaLiga senza tenere in considerazione il parere dei club, incluso il Barcellona, e senza nemmeno aver mostrato le opzioni offerte da più concorrenti per poter valutare vantaggi e svantaggi in uno scenario con molti interrogativi come è quello post-pandemico”.