“Quello che è successo stasera mi ha fatto arrabbiare”, la furia di Allegri

Ai microfoni di DAZN, un infuriato Allegri ha analizzato il pareggio contro il Milan: le parole del tecnico bianconero

L’1-1 arrivato nel finale ha fermato ancora la Juventus e scatenato, di nuovo, tutta la frustrazione del proprio allenatore: “Questa sera sono abbastanza arrabbiato. Abbiamo fatto un primo tempo di livello, nel secondo invece abbiamo rischiato di perderla”. Parole chiare, quelle di Massimiliano Allegri, che ai microfoni DAZN ha analizzato con lucidità il pareggio contro il Milan: “Fino all’1-1 eravamo in totale controllo. Purtroppo abbiamo perso la tensione giusta. Sul calcio d’angolo siamo stati troppo sufficienti e abbiamo preso gol”.

Poi il tecnico livornese tira le somme sulle decisioni prese. E non si nasconde dall’assumersi anche le proprie responsabilità: “Bisogna apprendere velocemente che ci sono questo tipo di partite, dove nel momento finale devi essere tosto e cattivo. Dove devi avere attenzione. Questo fa parte della crescita di questa squadra e di alcuni dei miei giocatori. Poi mi prendo la responsabilità sui cambi. Ho sbagliato: eravamo avanti 1-0 e dovevo fare dei cambi più difensivi”.

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Juventus che esulta
Juventus (Getty Images)

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Allegri bacchetta la sua Juventus: “Così non si può vincere un campionato”

Di qui, Allegri torna a battere il ferro sulla superficialità finale della sua Juventus: “Stasera era importante fare un risultato positivo. Il Milan in caso di vittoria ci avrebbe allontanato dalla lotta Scudetto, mentre col pareggio abbiamo possibilità di recuperare. Ripeto: vincere le partite è un discorso, vincere i campionati è un altro. E questo passa per partite come queste, dove negli ultimi 15′ devi essere più tosto. Non si può subire gol perché siamo troppo superficiali, devono essere bravi loro a farlo”.

Infine, il tecnico bianconero non fa troppi giri di parole e bacchetta i suoi: “Sono molto arrabbiato per gli ultimi 15‘, in quei momenti lì non bisogna vedere l’estetica. Bisogna portare a casa la partita, con le buone o con le cattive. Per fortuna l’arbitro ha fischiato la fine, altrimenti rischiavamo la sconfitta. Se non mettiamo da parte alcune cose personali e non ci mettiamo a disposizione anche a fare il terzino quando serve, non c’è modulo o filosofia di gioco che tenga. Se non curiamo questi dettagli, difficilmente vinceremo un campionato“.