“Sarebbe stato il massimo”: Marotta senza freni su Conte e Vlahovic

Beppe Marotta è intervenuto al Festival dello Sport di Trento dove si è soffermato anche su Vlahovic e Conte.

Nonostante le dolorose cessioni di Lukaku ed Hakimi dell’estate appena trascorsa, l’Inter è riuscita a restare competitiva. I nerazzurri sono al terzo posto in campionato con quattro punti di svantaggio sul Napoli capolista. Il ritardo della squadra di Inzaghi  è dovuto ai pareggi rimediati contro Sampdoria ed Atalanta.

L’Inter in Champions ha un solo punto dopo le prime due gare, ma la qualificazione è ancora raggiungibile. Beppe Marotta, amministratore delegato del team meneghino, ha rilasciato alcune dichiarazioni al ‘Festival dello Sport di Trento’: “Altre cessioni di big? Assolutamente no. E’ garantintà la competività e nel calcio non vince chi spende di più”.

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Vlahovic corre
Vlahovic (Getty Images)

Inter, Marotta: “Vlahovic? Non c’erano le giuste condizioni”

Il dirigente nerazzurro ha poi parlato del possibile obiettivo mercato Vlahovic: “Ha un grande talento, ma non eravamo in condizione per portarlo a Milano. Era il secondo obiettivo dopo Dzeko: un attaccante pronto adesso ed uno nel futuro. Sarebbe stato il massimo”. Marotta si è soffermato anche su Antonio Conte:

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“La sua decisione di lasciare l’Inter ci ha spiazzati, non ce l’aspettavamo. Una scelta che fa parte dello sport e della vita e che va rispettata. Le società restano, tutti gli altri passano. Bisogna avere la capacità di cominciare un nuovo percorso con un nuovo allenatore, avendo la consapevolezza di rappresentare un grande squadra”.

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Marotta ha poi concluso il suo intervento: “Lukaku? Non mi sento tradito da lui, ha manifestato la voglia di andare al Chelsea ed abbiamo rispettato le sue volontà. Abbiamo iniziato a trattare ed abbiamo fatto il nostro prezzo. Eriksen? E’ difficile, in questo momento, ipotizzare quando rientrerà. Possibile ingresso di un partner nell’Inter? Non è il mio compito parlare di queste dinamiche, ma per me la maggioranza deve essere sempre di una famiglia”.