“Abbiamo perso la testa”: Inzaghi fa mea culpa e spegne le polemiche

Simone Inzaghi, ex Lazio e attuale allenatore dell’Inter, ai microfoni di DAZN ha commentato la polemica vittoria dei biancocelesti sulla squadra milanese.

Il ritorno di Simone Inzaghi “a casa” non è stato del tutto sereno. Il tecnico dell’Inter ha rivisitato l’Olimpico biancoceleste, dopo aver lasciato la guida della squadra quest’estate e l’emozione è stata sicuramente forte. Tuttavia oscurata da diversi episodi polemici o che l’hanno reso insoddisfatto: “Abbiamo preso un gol su calcio d’angolo, che non va concesso, poi la Lazio avendo qualità è rientrata subito in partita. Il secondo gol è stato strano, ma abbiamo perso la testa. Non deve succedere, perché sono cose che ci stanno. Inoltre, mancavano ancora dieci minuti. Guardiamo avanti”.

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Inzaghi commenta Lazio-Inter 3-1 e la sconfitta amara

Inzaghi e Sarri si salutano
Inzaghi e Sarri in Lazio-Inter (Getty Images)

“La battuta d’arresto non ci voleva”, prosegue il tecnico anche sulla rete di Felipe Anderson con Dimarco a terra: “L’arbitro non può vedere quello che stava accadendo, la palla si poteva buttare fuori ma non mi soffermerei a parlare di questo quanto del fatto che avremmo dovuto portare a casa il risultato prima. Se chiederei ai miei di buttare fuori il pallone? No, abbiamo finito l’azione e Lautaro non si è accorto che Dimarco era per terra, la sfortuna ha voluto che abbiamo preso gol nella zona di campo in cui non avevamo il giocatore”.

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Sul rincontro con i tifosi biancocelesti: “Sono stati cinque minuti intensi. Mi sono emozionato e li ringrazio, poi al fischio d’inizio poi ho fatto il professionista e mi sono estraniato, il finale è stato ovviamente amaro. È stata una giornata intensa, con l’inizio che sognavo e il finale amaro, soprattutto per la prestazione dei primi sessanta minuti”.