Ospina neppure doveva giocare nel Napoli

David Ospina si è confermato grande protagonista del Napoli di Spalletti. Eppure il suo arrivo a Napoli è stato ‘casuale’

Mezzoni, chi ricorda questo cognome? Esterno destro, classe 2000, di proprietà del Napoli, oggi gioca in prestito alla Pistoiese. C’è anche il suo zampino, involontario, sull’arrivo di David Ospina al Napoli. Nell’estate 2018, quella del doppio colpo dalla famiglia Pozzo, Meret più Karnezis (che era del Watford), quando la porta sembrava già rivoluzionata abbondantemente dopo l’addio di Reina, ecco spuntare El Patron dall’Arsenal. Un arrivo a sorpresa, inatteso, pianificato dal destino. Cosa c’entra Mezzoni?

Fu lui, a Dimaro, inavvertitamente, senza volerlo e poi mortificato, a procurare un infortunio all’ulna sinistra ad Alex Meret nel primo giorno di allenamenti, incidente che costrinse il portiere a saltare le prime giornate di campionato. Ancelotti si ritrovò orfano del suo titolare, il Napoli andò sul mercato per cercare rimedio, un portiere last minute, un affare anche economico. Piaceva il messicano Ochoa, alla fine arrivò Ospina.

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Meret pensieroso Napoli
Alex Meret (Getty Images)

Napoli, com’è arrivato Ospina e il destino di Meret

Il Napoli si ritrovò ad avere un reparto di grande valore, Karnezis – titolare nell’Udinese fino a pochi anni fa – addirittura terzo, Meret secondo in attesa del rientro in campo e Ospina (si pensava allora) primo momentaneo. Tre anni dopo, però, le gerarchie non sono cambiate. Meret è stato titolare solo con Ancelotti, sia Gattuso che Spalletti, con entrambi disponibili, hanno (quasi) sempre preferito il colombiano.

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Senza quell’infortunio, Meret avrebbe difeso la porta del Napoli col ‘solo’ Karnezis (che già conosceva) a coprirgli le spalle ma senza fargli ombra. Per il Napoli, e i suoi allenatori, è stato un bene puntare su Ospina, che a distanza di anni s’è rivelato un gran colpo. Per Meret un po’ meno: l’eterna concorrenza finirà presto, la prossima estate si arriverà ad una scelta. Ospina è in scadenza e Meret deve rinnovare. Dei due, l’uno. Non resteranno più entrambi.