Agnelli saluta Ronaldo: il messaggio è una stilettata a CR7

Il presidente Agnelli saluta Cristiano Ronaldo (“un onore averlo avuto) ma avverte: “Nessuno è più grande della Juventus”.

Cristiano Ronaldo rappresenta il passato per la Juventus. Una storia importante, ricca di trofei così come di delusioni, da ritenere ormai archiviata. Nei giorni scorsi a chiarirlo erano stati Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini mentre a rimarcarlo oggi è stato il presidente della Juventus Andrea Agnelli, nel corso dell’assemblea degli azionisti bianconeri in scena all’Allianz Stadium. Poche frasi ma tese a far passare un messaggio ben specifico.

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Cristiano Ronaldo deluso
Cristiano Ronaldo (Getty Images)

Juventus, il presidente Agnelli parla di Cristiano Ronaldo

“Avere avuto il più forte giocatore al mondo, Cristiano, è stato un onore, un piacere. L’unico rimpianto è averlo avuto per un anno e mezzo senza pubblico allo stadio. Ma è la maglia della Juventus che richiede responsabilità, non i compagni di squadra o di lavoro. La Juventus è più grande di chiunque abbia avuto l’onore di incrociare il suo percorso dal 1897 ad oggi. Dobbiamo lavorare come un corpo unico, sapendo che la squadra e il gruppo vengono prima di tutto. Siamo tutti utili, nessuno è indispensabile”. Di importanza strategica, per Agnelli, è invece il progetto della Superlega (tornato di recente in auge dopo l’incontro andato in scena tra i 12 club fondatori concordi nell’eliminare il concetto di membro permanente).

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“Il sistema ha bisogno di un cambiamento e la Juventus da questo punto di vista vuole farne parte. Sarà solo attraverso un dialogo costruttivo che si potrà arrivare a una conclusione soddisfacente per tutti. Sulla Superlega oggi siamo in attesa di un pronunciamento da parte della Corte di giustizia europea”. Il presidente Agnelli è poi andato avanti, lanciando un missile nei confronti del presidente della Uefa Aleksander Ceferin. “L’impalcatura su cui si regge il calcio rifiuta ogni cambiamento, per mantenere una classe politica che non rischia, non compete, ma vuole decidere e incassare”.