“So dove colpirlo”: Fiorentina-Juventus, l’avvertimento gela i bianconeri

Fiorentina-Juventus si avvicina, e nel doppio confronto che vale la finale di Coppa Italia uno dei protagonisti alza la temperatura.

Nonostante sia da tempo al centro delle critiche per il suo format, che favorisce troppo le big ed esclude un gran numero di squadre, la Coppa Italia si avvicina all’ultimo atto con due semifinali tutte da seguire.

Andrea Agnelli
Andrea Agnelli (LaPresse)

Oltre al derby della Madonnina tra Milan e Inter, infatti, sarà molto interessante seguire anche Fiorentina-Juventus. Le due squadre sono divise da sempre da una grande rivalità, che si è riaccesa negli ultimi anni con una serie di operazioni di mercato che hanno visto i bianconeri “depredare” i talenti viola.

Dopo Bernardeschi e Chiesa l’ultimo a cambiare maglia è stato Dusan Vlahovic, atteso protagonista nella gara di andata a Firenze in programma domani sera. Il serbo ha iniziato alla grande la sua avventura alla Juventus, ma in Toscana il suo addio è stato parzialmente superato dal bomber dell’Est arrivato a sostituirlo. Che intervistato dal Corriere dello Sport ha aumentato l’hype intorno alla gara con una dichiarazione che è tutto un programma.

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Piatek festeggia gol
Krysztof Piatek (LaPresse)

Fiorentina-Juventus, Piatek promette un gol

Parliamo naturalmente di Krysztof Piatek, che in Fiorentina-Juventus vivrà il confronto a distanza con Vlahovic e quello, molto più ravvicinato, con il portiere bianconero e compagno nella Polonia Woijcech Szczesny. Che promette di superare.

“Siamo amici, giochiamo insieme in Nazionale. È forte, ma io so dove colpirlo, so come fargli gol” ha detto Piatek, 5 gol in 7 partite da quando è arrivato a Firenze. “Voglio portare più avanti possibile la squadra, voglio vincere. So bene cosa significa Fiorentina-Juventus”.

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Dei suoi 5 gol in maglia viola, Piatek ne ha realizzati 3 in Coppa Italia in 137 minuti giocati: uno al Napoli e due nel vittorioso quarto di finale con l’Atalanta. La media è una rete ogni 45 minuti, il segnale che il pistolero è tornato. E non ha paura di misurarsi con la Juventus.