“È infastidito…”: Lukaku-Chelsea, ancora problemi a Londra

In casa Chelsea la situazione extra-campo continua a tenere banco. Adesso è arrivata a coinvolgere anche l’ex Inter Romelu Lukaku.

Non sono giorni positivi in casa Chelsea. Le sanzioni che stanno compendo i russi in giro per il mondo hanno toccato anche il patron Abramovich. Naturalmente ciò sta avendo ripercussioni pure sul club e sui calciatori.

Tuchel e Lukaku
Tuchel e Lukaku (LaPresse)

Si sono moltiplicate in questi giorni le voci di un fuggi fuggi da parte di giocatori ed allenatore. Tuchel è stato accostato la Manchester United per il dopo Rangnick, mentre alcune testate hanno iniziato a riportate notizie sulle voci di mercato. Alla Juventus ad esempio sono stati accostati Jorginho e Emerson Palmieri. Mentre inevitabili sono stati i rumors attorno all’ex Inter Romelu Lukaku.

La punta belga ha avuto un’inizio difficile al Chelsea. Arrivato con grandi aspettative non è mai riuscito a convincere appieno il tecnico Tuchel. Fino ad ora Lukaku ha trovato la rete solo in 5 occasioni in campionato, finendo spesso in panchina o subentrando per pochi minuti. Naturale quindi che molti abbiano iniziato a speculare, vista anche la situazione societaria, su un suo addio.

Roman Abramovich, patron del Chelsea
Roman Abramovich, patron del Chelsea (LaPresse)

Chelsea, Lukaku vicino all’addio: la verità

Il Telegraph ha provato a fare chiarezza, mettendo un po’ ordine alle tantissime voce che si sono accavallate. Come riferito dal quotidiano inglese Lukaku al momento non avrebbe alcuna intenzione di lasciare il Chelsea. Anzi, l’attaccante belga sarebbe addirittura infastidito dalle voci che si stanno rincorrendo in questi giorni.

Lukaku avrebbe infatti ribadito con ferma volontà la sua intenzione di non voler lasciare assolutamente Londra e di voler continuare a giocarsi le sue chance al Chelsea. Il belga infatti è convintissimo di non aver ancora mostrato a Blues tutto il suo valore in campo e sarebbe quindi pronto a dare il massimo senza farsi condizionare e senza approfittare delle vicende societarie.