Ancora brutte notizie per la Juventus: ultim’ora da Torino

Una notizia dell’ultim’ora colpisce la Juventus. Agnelli e la dirigenza bianconera si trovano di fronte ad un serio problema.

Arriva una bruttissima notizia per la Juventus che per un momento deve mettere da parte il campo e il mercato e adesso deve fare i conti con un serio problema. Agnelli e tutta la dirigenza sono quindi costretti ad affrontare un problema che rischia di avere serie conseguenze.

Andrea Agnelli e la dirigenza della Juventus
Agnelli e la dirigenza della Juventus (ANSA)

Come riporta il quotidiano torinese ‘La Stampa’ con un’ultim’ora e come ripreso anche da ‘La Gazzetta dello Sport’, nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze, sono state eseguite nuove perquisizioni da parte della Guardia di Finanza. Sotto la lente alcuni studi legali di Torino, Roma e Milano. Nel mirino ci sono alcune mensilità che i calciatori bianconeri avrebbero deciso, in accordo con la società, di congelare causa Covid.

L’accusa è di falso in bilancio e verte su appunto alcune scritture private tra il club bianconero e i suoi calciatori durante il periodo del Covid. Tali scritture, secondo l’ipotesi dell’accusa, avrebbero permesso alla Juventus di registrare una riduzione dei costi che impattano a bilancio per le annate 2020 e 2021. Tali scritture però, secondo l’accusa, non sono state riportate correttamente a bilancio.

Andrea Agnelli, presidente della Juventus
Andrea Agnelli (LaPresse)

Juventus, nel mirino le scritture privare durante il Covid

I Magistrati Marco Gianoglio, Ciro Santoriello e Mario Bendoni avrebbero così dato il via alle perquisizioni che hanno coinvolto gli studi legali interessati da queste scritture. Attualmente nel registro degli indagati, oltre al presidente del club bianconero Andrea Agnelli, ci sarebbero anche Pavel Nedved, Fabio Paratici ed altri dirigenti bianconeri.

Secondo l’accusa sarebbe però stato omesso la contestuale rivelazione a bilancio della situazione debitoria del club bianconero. In quanto tali scritture private non riguarderebbero una rinuncia al pagamento, ma solo un differimento del pagamento di tre mensilità su quattro.