Milan, adesso è tutto fatto: il doppio rinnovo atteso dai tifosi

Che sia scudetto o meno, il Milan prepara il doppio rinnovo che farà contenti i tifosi ed è un segnali importante per il progetto rossonero.

La conquista del tricolore sarebbe per il Milan il raggiungimento di un obiettivo desiderato e in parte inatteso, considerato il cammino delle dirette concorrenti negli ultimi anni. Tuttavia, la squadra ha avviato con Pioli un progetto, partito nel 2019 e destinato a perpetuarsi nel tempo. Il possibile cambio di proprietà da Elliott a Investcorp o a uno degli altri fondi interessati, non cambierà l’ossatura del nuovo Milan. Il tutto grazie a tue certezze, ovvero Maldini e Massara.

Maldini stringe la mano a Kessie
Maldini e Kessie, Milan (LaPresse)

Indubbi sono i meriti dei due dirigenti, in particolare del direttore tecnico e del direttore sportivo. Entrambi vivono la quotidianità della squadra e sono attenti a tutte le esigenze, nonché hanno una rete di contatti e di collaboratori che consentono al Milan di avere occhi dovunque e saper avanzare con un oculato mercato.

Sia Paolo Maldini che Frederic Massara hanno il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno e per entrambi avanzano le trattative di rinnovo.

Maldini Massara e Gazidis
Maldini Massara e Gazidis, Milan (LaPresse)

Milan, Maldini e Massara sono presente e futuro: si negozia il rinnovo

Secondo le informazioni riferite da ‘La Repubblica’, l’amministratore delegato Ivan Gazidis in collaborazione con il fondo Elliot hanno trovato l’intesa con Paolo Maldini per il suo rinnovo. I vertici del club sono in questi giorni a Milano rappresentati da Gordon Singer, il quale ha anche assistito dagli spalti al match contro l’Atalanta, proprio per i contratti dei due dirigenti.

Senza Maldini non ci sarebbe Massara e viceversa. I due ormai sono uniti da un sodalizio e infatti resterà anche il Ds al Milan. Per entrambi si tratterebbe di un prolungamento contrattuale, che rappresenta anche il riconoscimento per il lavoro e l’abnegazione delle ultime stagioni: il duro lavoro ha condotto alla lotta al vertice.