“Investimento a tre cifre”: De Laurentiis spiazza i tifosi, c’è l’annuncio

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto durante la festa per i 130 anni del quotidiano napoletano Il Mattino.

Conclusa la stagione con il ritorno in Champions League, il Napoli guarda già al prossimo anno. La società si è mostrata fin da subito molto attiva sul mercato. Al netto dell’addio di Insigne, volato in Canada a Toronto, sono arrivati Olivera e Kvaratskhelia.

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli
Aurelio De Laurentiis (ANSA)

Raggiante per il ritorno nella coppa dalle grandi orecchie il presidente Aurelio De Laurentiis che, durante l’evento per i 130 anni de Il Mattino, ha parlato di presente e futuro del calcio Napoli. “In Champions League è una medaglia, l’Europa League è invece un dispendio di energie, la Conference è inesistente. Fanno tanti tornei solo per avere più voti ed essere eleggibili.”

De Laurentiis prende a modello il calcio inglese: “Ha fatto dell’industria e dell’impresa il suo punto di forza, la Melandri ha combinato un disastro con la sua legge, siamo andati avanti per tanti anni. Se non cambiamo rotta avremo sempre gli stessi problemi. Dobbiamo avere come riferimento il tifoso che si divide in due tipologie: quello che viene fisicamente allo stadio e quello che ci vede in tv o su qualche altro device. Ma non possiamo continuare ad essere ostaggio di una minoranza violenta.”

Il Maradona, stadio del Napoli
Il Diego Armando Maradona nel giorno dell’addio di Lorenzo Insigne (LaPresse)

Napoli, De Laurentiis sul Maradona: “Investo 100 milioni, ma…”

Il discorso si sposta poi sullo stadio del Napoli, il Diego Armando Maradona. De Laurentiis si dichiara pronto ad investire ben 100 milioni. A patto che il Governo faccia le scelte giuste. “Per il Maradona servono almeno 100 milioni.” ha tuonato il patron del Napoli. “Sono prontissimo ad investirli, ma il Governo deve fare le scelte giuste!

Infine un retroscena: “Feci un progetto per uno stadio da 40mila posti. Lo presentai a De Magistris. Mi disse di no perché ne voleva uno da almeno 55mila. Secondo le indagini che ho fatto negli anni la media spettatori è di 33mila. In questo paese non c’è la libertà per l’imprenditore. Sono arrivato dagli Stati Uniti per salvare il Napoli.”