Mondiali in Qatar nel caos: Infantino gelato, c’è la denuncia

I prossimi Mondiali in Qatar si stanno avvicinando sempre di più, ma c’è una nuova denuncia sul paese ospitante.

Tra poco meno di un’ora l’Italia di Roberto Mancini scenderà in campo per sfidare l’Inghilterra di Southgate nel match valido per il girone A del gruppo 3 della Nations League. Le due squadre si sfideranno di nuovo dopo la finale di Wembley dell’anno scorso, in cui ci fu il successo degli azzurri ai calci di rigore. 

Infantino durante una conferenza stampa
Gianni Infantino (LaPresse)

Dopo l’incredibile debacle della mancata qualificazione ai prossimi mondiali, l’Italia sta dando qualche segnale di vita. A far cambiare passo al team allenato da Mancini sono stati sicuramente i nuovi arrivati. Il CT, di fatto, sta stravolgendo il gruppo azzurro con tantissimi nuovi giocatori convocati.

Il tecnico italiano è consapevole che ci vorrà del tempo per far passare la delusione per la mancata qualificazione, la seconda consecutiva, al Mondiale. Proprio sulla massima competizione per le nazionali è arrivata l’ennesima ‘denuncia’ sul paese che ospita questa manifestazione, ovvero sul Qatar.

Flick con Bierhoff
Flick con Bierhoff (LaPresse)

Mondiali, la denuncia di Bierhoff: “In Qatar gli omosessuali rischiano anche 7 anni di carcere”

Oliver Bierhoff, ex giocatore di Udinese e Milan ed ora direttore sportivo della Federcalcio tedesca, si è espresso così ai microfoni del gruppo ‘Funke’ sul trattamento degli omosessuali nel paese arabo: “In Qatar le relazioni tra persone dello stesso sesso sono illegali e la legge, che non corrisponde per nulla con le mie convinzioni, le può punire anche con 7 anni di carcere”.

Il dirigente ha poi continuato il suo intervento: “Mi domando quali criteri utilizza la FIFA per assegnare dove si disputano i Mondiali. Credo che l’assegnazione di un trofeo così importante possa essere l’arma più potente per spingere verso cambiamenti fondamentali che, però, devono avvenire prima della scelta del paese ospitante e non dopo, altrimenti non si hanno più mezzi per fare una determinata pressione”.